ADRENALINA 1 fiala=1mg/ml
CLASSE FARMACOLOGICA |
Adrenergici e dopaminergici |
MECCANISMO D’AZIONE |
È una catecolamina endogena sintetizzata nella midollare del surrene dalla noradrenalina, che stimola i recettori adrenergici α e β(α e β mimetico). Attivando questi recettori, produce rilassamento della muscolatura liscia bronchiale, stimolazione cardiaca diretta, vasodilatazione nel muscolo scheletrico. I suoi effetti a livello della muscolatura liscia sono vari e dipendono dalla densità relativa dei recettori. I suoi effetti cardiaci sono mediati dai recettori ß situati nel miocardio e nel sistema di conduzione, che produce un aumento della gittata cardiaca. È uno dei farmaci pressori più potenti per la sua azione inotropa e cronotropa positiva, nonché per la sua azione vasocostrittrice sui vasi di resistenza. Risolve broncocostrizione ed edema, rilassando la muscolatura liscia bronchiale stimolando i recettori ß2, e previene la secrezione di istamina. Rilassa la muscolatura liscia gastrointestinale e contrae le fibre uterine, che possono causare contrazioni. Induce la trazione dello sfintere vescicale e del muscolo trigono, che può causare ritenzione urinaria acuta. Partecipa alla regolazione del metabolismo del glucosio (stimolazione della glicogenolisi nel fegato) e degli acidi grassi, aumentandone le concentrazioni sieriche. |
FARMACOCINETICA |
Ha una scarsa biodisponibilità orale ma il suo assorbimento SC e IM è molto buono (è preferibile la via SC). Per via inalatoria, i suoi effetti sono limitati alle vie respiratorie (latenza 1-5 min, durata 1-3 ore). Non attraversa la barriera ematoencefalica. Passa attraverso la placenta e si distribuisce anche attraverso il latte materno Viene metabolizzato nel fegato ed eliminato per via renale. |
INDICAZIONI |
-Asistolia e dissociazione elettromeccanica -Grave crisi asmatica -Anafilassi |
CONTROINDICAZIONI |
Insufficienza coronarica Disturbi del ritmo Cardiomiopatia ostruttiva Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti in stato di shock (ad eccezione dello shock anafilattico). Danno cerebrale organico. Arteriosclerosi cerebrale. Glaucoma ad angolo chiuso. L’adrenalina non deve essere somministrata in corso di anestesia generale con cloroformio, tricloroetilene o ciclopropano e deve essere usata con cautela con altri anestetici alogenati (es. alotano). |
PRECAUZIONI |
Controllare la diluizione e la dose, nonché la velocità di iniezione. Si deve usare cautela nei pazienti con ipertensione arteriosa, ipertiroidismo e in trattamento con digossina ad alte dosi. Può produrre iperglicemia nei pazienti diabetici. Il suo stravaso produce necrosi tissutale. L’adrenalina non deve essere usata in alcune aree, come dita e lingua, durante l’anestesia locale perché la vasocostrizione può causare necrosi dei tessuti. L’adrenalina non deve essere usata durante il secondo stadio del travaglio |
EFFETTI INDESIDERATI |
Patologie cardiache Cardiopalmo Tachicardia Aritmie cardiache potenzialmente letali Crisi ipertensive Patologia del sistema nervoso Rigidità Agitazione Cefalea Emorragia cerebrale Tremore Vertigini Stordimento Nervosismo Insonnia Eccitabilità Debolezza Aggravamento o induzione di stati di agitazione psicomotoria Disorientamento Perdita della memoria Sensazione di panico Allucinazioni Disturbi psichiatrici Tendenze suicide od omicide Stati psicotici Patologie gastrointestinali Nausea Vomito Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sudorazione Pallore Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Difficoltà respiratoria Apnea. Edema polmonare acuto Raramente nei bambini: attacchi di angina, infarto del miocardio |
INTERAZIONI |
L’adrenalina non deve essere somministrata contemporaneamente a: – altri agenti simpaticomimetici, a causa della possibilità di effetti additivi e conseguente aumento di tossicità. – alfa e beta-bloccanti. La sua associazione con alfa e/o beta bloccanti può anche causare ipertensione. – Anestetici generali. La somministrazione di adrenalina in pazienti che hanno ricevuto ciclopropano o anestetici alogenati, può causare aritmie gravi, incluse contrazioni ventricolari premature, tachicardia o fibrillazione. – Glicosidi cardioattivi a dosi elevate poiché possono predisporre il cuore alle aritmie. – Antidepressivi triciclici (es. imipramina), alcuni antistaminici (es. difenidramina, tripelennamina e desclorfeniramina) e gli ormoni tiroidei possono potenziare le azioni dell’adrenalina, specialmente riguardo al cronotropismo e al batmotropismo. – Fenotiazine: l’adrenalina non deve essere utilizzata per neutralizzare il collasso circolatorio o l’ipotensione causata dalle fenotiazine poiché causa un ulteriore abbassamento pressorio. – Insulina e altri agenti ipoglicemizzanti poiché l’adrenalina può determinare iperglicemia. Può essere richiesto un aumento del dosaggio di insulina o di ipoglicemizzanti orali. – Clonidina: a causa dell’aumento del rischio di ipertensione. – Dopexamina: può aumentare l’effetto dell’adrenalina. – Entacapone: può aumentare l’azione dell’adrenalina. – Antipsicotici: antagonizzano l’effetto ipertensivo dei simpaticomimetici. – Doxapram: a causa dell’aumento del rischio di ipertensione. – Ergotamina e metisergide: a causa di un aumento del rischio di ergotismo. – Ossitocina: a causa dell’aumento dell’effetto vasopressorio e rischio di ipertensione. Non utilizzare contemporaneamente a bicarbonato, nitrato o lidocaina. Il suo effetto pressorio è inoltre potenziato da antistaminici H1, reserpina, levotiroxina e agenti alcalinizzanti per l’urina. |
GRAVIDANZA |
Non vi sono studi adeguati riguardo l’uso di adrenalina in gravidanza. Gli studi condotti sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva quando somministrata a dosi 25 volte superiori rispetto a quelle utilizzate nell’uomo. Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. L’adrenalina inibisce le contrazioni uterine spontanee o indotte dall’ossitocina e può ritardare il secondo stadio del travaglio. Al dosaggio sufficiente a ridurre le contrazioni uterine, il farmaco può causare un prolungamento dell’atonia uterina con emorragie. Se usato durante la gravidanza, l’adrenalina può causare anossia fetale. Per questa ragione l’adrenalina per via parenterale non deve essere somministrata durante il secondo stadio del travaglio. L’adrenalina deve essere usata durante la gravidanza solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto. |
ALLATTAMENTO |
L’adrenalina viene escreta nel latte materno. Pertanto, l’allattamento deve essere evitato quando si somministra adrenalina. |
CAPACITA’ DI GUIDARE ED USO DI MACCHINARI |
Non pertinente |
POSOLOGIA |
DOSE ADULTI (12-18 anni di età) Asistolia e dissociazione elettromeccanica. 1 mg EV ogni 3-5 minuti…seguito da 20ml di fisiologica(lavaggio) ET: 2-2.5 mg diluiti a 10ml di fisiologica Anafilassi-Bradicardia sintomatica-Asma grave POMPA: 1-10 gamma/minuto (3 fiale portate a 50cc di fisiol.—ogni cc corrisponde a 1gamma/minuto. Cominciare dal dosaggio più basso circa: 0.05gamma/minuto=0.05cc/minuto). EV: 1fiala diluita a 9ml di fisiologica: 0.3-0.5ml in 2-3minuti AEROSOL: ½-1fiala + 5cc di fisiologica IM:Una dose di 0,5–1 mg per somministrazione intramuscolare, da ripetersi ogni 10 minuti, considerando la pressione sanguigna e le pulsazioni, fino ai primi segni di miglioramento. Pazienti critici. Instillazione endotracheale: 2-3 mg diluiti in 10 mL SF, SG 5% bolo diretto attraverso il tubo orotracheale o cannula tracheostomica. O inalazione: 0,5-1 mg diluito in 5 ml di SF. DOSE PEDIATRICA • IV: da 0,01 mg/kg a 0,03 mg/kg come bolo in caso di rianimazione del neonato, cioè da 10 a 30 mcg/kg. (Diluire 1 fiala + 9 ml di 5% glucosio = 0,1 mg/ml) • 0,1 mcg/kg/min in infusione continua poi titolazione • In caso di arresto cardio-respiratorio nei bambini: 0,01 mg/kg • IM (anafilassi): 0,01 mg/kg. Diluizione Adrenalina i.m. = aspirare in una siringa da 10ml, 9ml di fisiologica, aspirare nella stessa siringa la fiale di Adrenalina, iniettare il tutto nella flacone vuoto di fisiologica, aspirare la giusta dose di Adrenalina diluita e iniettare i.m secondo il peso: peso 5kg=0.5ml peso 10kg=1ml peso 15kg=1.5ml peso 20kg=2ml peso 25kg=2.5ml peso 30kg=3ml • Nebulizzazione (adrenalina senza solfito): 5 mg |
VIE DI SOMMINISTRAZIONE |
• Endovenoso (IV) • Intraosseo (IO) • Intramuscolare (IM) • Nebulizzazione (aerosol) |
SOLUZIONI COMPATIBILI PER LA DILUIZIONE |
Soluzione fisiologica Soluzione glucosata 5% |
ESEMPI DI SOMMINISTRAZIONE |
Esempio 1 1 fiala di adrenalina=1mg/ml Prendi 12 fiale di adrenalina(=12ml di Adrenalina) + 38ml sol.Fisiologica=50ml 12mg di adrenalina/50ml=0.24mg/ml=0.24 X 1000=240mcg di adrenalina/ml Calcolare la velocità di infusione con la formula: (Dose desiderata x 60) /240mcg=ml/h p.es se la dose desiderata è 2mcg/min, la velocità di infusione sarà: 2mcg x 60min/240mcg=0.5ml/h Esempio 2 1 fiala di adrenalina da diluire in 500cc SG5% ed infondere 10-30gtt/min. |
INTOSSICAZIONE/SOVRADOSAGGIO |
In caso di crisi ipertensivo o edema polmonare acuto, somministrare agenti ipotensivi come fentolamina o nitroprussiato di sodio. Le aritmie devono essere trattate con ß-bloccanti. |