ANTIBIOTICOTERAPIA-adeguamento della dosi e modalità di somministrazione nel caso di insufficienza renale

OXACILLINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Oxacillina Fiale im/ev 250 mg, 500 mg, 1 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9%, soluzione glucosata 5% o ringer lattato (100 cc da infondere in 2-3 ore o 500 cc a 21 mL/h se in infusione continua). 
La preparazione per fleboclisi è stabile nelle 24 ore.
2 gr ogni 4-6 ore (o infusione continua)2 gr ogni 4-6 ore (o infusione continua)2 gr ogni 4-6 ore (o infusione continua)

AMPICILLINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
AmpicillinaFiale ev/im 250 mg, 500 mg, 1 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o ringer lattato (100 cc da infondere in almeno 30 minuti, ideale in 2-3 ore). 
2 gr ogni 4-6 ore1-2 gr ogni 6 ore1-2 gr ogni 6 ore 

Se Clcr<10 mL/min:
1 gr ogni 8 ore

AMOXICILLINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
AmoxicillinaCompresse 500 mg e 1 gr, sospensione orale 250 mg/mL, gocce orali 100 mg/mL.1 gr ogni 6-8 ore1 gr ogni 6-8 ore250- 500 mg ogni 12 ore

Se Clcr<10 mL/min:1 gr ogni 8 ore

AMPICILLINA/SULBACTAM

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Ampicillina/ sulbactamFiale ev 1/0,5 gr (1,5 gr) o 2/1 gr (3 gr) (rapporto ampicillina:sulbactam pari a 2:1). 
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o ringer lattato (100 cc da infondere in almeno 30 minuti, ideale in 2-3 ore). 
La preparazione per fleboclisi non è stabile nelle 24 ore (al massimo 6 ore).
1,5-3 gr ogni 6 ore Per Acynetobacter spp. multiresistente 3 gr ogni 4 ore1,5-3 gr ogni 6-8 ore1.5-3 gr ogni 8- 12 ore 

Se Clcr<10 mL/min:
1.5-3 gr ogni 24 ore

AMOXICILLINA/ACIDO CLAVULANICO

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Amoxicillina/ acido clavulanicoCompresse 875/125 mg (1 gr), sospensione orale 400 mg/57 mg/5 mL.
Fiale ev 1 gr/200 mg o 2 gr/200 mg (rapporto amoxicillina:acido clavulanico pari a 7:1). 
Usualmente somministrato per via orale.
Se ricostituito, utilizzare soluzione NaCl 0,9% (100 cc da infondere in 30 minuti).
La preparazione per fleboclisi non è stabile nelle 24 ore.
1 gr per os ogni 6-8 ore

1,2-2,2 gr ev ogni 6-8 ore
1 gr per os ogni 6-8 ore

1,2-2,2 gr ev ogni 6-8 ore
250- 500 mg ogni 12 ore

Se Clcr<10 mL/min: 250-500 mg ogni 24 ore

PIPERACILLINA/TAZOBACTAM

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Piperacillina/ tazobactamFiale ev/im 4/0.5 gr o 2/0.25 gr (rapporto piperacillina:tazobactam pari a 8:1).
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata 5% .
Preferibile la somministrazione in infusione continua (ricostituire in soluzione NaCl 0,9% 500 cc da infondere a 21 mL/h) o quella prolungata (ricostituire in soluzione NaCl 0,9% 100 cc da infondere a 25 mL/h).
La preparazione per fleboclisi è stabile nelle 24 ore.
4,5 gr ogni 6-8 ore4,5 gr ogni 8 h4,5 gr ogni 8 h

Se Cl cr<10 mL/min:
2,25 gr ogni 6 ore

CEFAZOLINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Cefazolina
(I generazione)
Fiale ev 1 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% (100 cc da infondere in 30 minuti). La soluzione ricostituita è stabile nelle 24 ore.
Evitare di somministrare nello stesso deflussore una cefalosporina e un aminoglicoside (rischio di inattivazione diretta).
1 gr ogni 8 ore1 gr ogni 8 ore1g ogni 12 ore

Se Clcr<10 mL/min: 1 g ogni 24 ore

CEFALEXINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Cefalexina
(I generazione)
Compresse 500 mg e 1 gr1 gr ogni 8 ore500 mg ogni 8 ore500 mg ogni 12 ore

Se Clcr<10 mL/min: 1 g ogni 24 ore

CEFIXOTINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Cefoxitina
(II generazione)
Fiale ev/im 1-2 gr.
1-2 gr ogni 8 ore
1-2 g ogni 8-12
1-2 g ogni 12-24
Ricostituire con acqua per preparazione iniettabile: 1 g è solubile in 2 mL.
Per l`impiego endovenoso è preferibile aggiungere 10 mL di acqua per preparazione iniettabile al flacone da 1 g e 20 mL di acqua per preparazione iniettabile al flacone da 2 g.
Può essere somministrato anche per infusione.
La soluzione ricostituita è stabile nelle 24 ore.
1-2 gr ogni 8 ore1-2 gr ogni 8-12 ore1-2 gr ogni 12-24 ore

Se Clcr<10 mL/min: 1 g ogni 24 ore

CEFUROXIME

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Cefuroxime (II generazione)Compresse 125, 250 e 500 mg
Sospensione orale 125 mg/mL, 125 mg/100 mL, 250 mg/5 mL Bustine 250 mg
250-500 mg ogni 12 ore250-500 mg ogni 12 ore250-500 mg ogni 24 ore

Se Clcr<10 mL/min:250-500 mg ogni 48 ore

CEFPODOXIME

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Cefpodoxime (III generazione)Compresse 100 e 200 mg100-200 mg ogni 12 ore100-200 mg ogni 24 ore se Clcr< 40 mL/min100-200 mg ogni 24 ore
Se Clcr<10 mL/min: 100- 200 mg ogni 48 ore

CEFTAZIDIME

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Ceftazidime
(III generazione)
Fiale ev/im 1 gr.
Si ricostituisce usando soluzione NaCl 0,9% 100 cc da infondere possibilmente in 3 ore (minimo 30 minuti).
Possibile infusione continua (ricostituire in soluzione NaCl 0,9% 500 cc ed infondere a 21 mL/h).
La soluzione ricostituita è stabile nelle 24 ore.
2 gr infusi in più di 30 minuti poi 6 gr in infusione continua, oppure 2 gr ogni 8 ore.
Se meningite: 6- 12 gr/die suddivisi in tre somministrazioni
2 gr ogni 12 ore1 gr ogni 12 ore

Se Clcr<10 mL/min:
500 mg ogni 12 ore

CEFOTAXIME

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Cefotaxime
(III generazione)
Fiale ev 1 e 2 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% (100 cc da infondere possibilmente in 3 ore, minimo 30 minuti).
Indicata l’infusione continua (ricostituire in soluzione NaCl 0,9% 500 cc ed infondere a 21 mL/h).
La soluzione ricostituita è stabile nelle 24 ore.
Non miscelare con soluzioni di sodio bicarbonato.
2 gr ogni 6-8 ore2 gr ogni 8 ore2 g ogni 8 ore

Se Clcr<10 mL/min: 1 gr ogni 8 ore

CEFTRIAXONE

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Ceftriaxone
(III generazione)
Fiale im 250 mg, 500 mg, 1 gr. Fiale ev 1 e 2 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9%; assolutamente da evitare la ricostituzione con soluzioni contenenti calcio per il rischio di precipitazione; può essere ricostituito in soluzione glucosata 5 o 10%.
La soluzione ricostituita è stabile per 6 ore a temperatura ambiente o per 24 ore in frigorifero (+5°C).
La formulazione da 1 gr può essere diluita in 10 cc ed iniettata direttamente in vena in 2-4 minuti.
La formulazione da 2 gr va diluita in almeno 40 cc ed infusa in un tempo minimo di 30 minuti.
2 gr ogni 24 ore
2 gr ogni 12 ore solo nelle meningiti a liquor torbido
2 gr ogni 24 ore
2 gr ogni 12 ore solo nelle meningiti a liquor torbido
2 gr ogni 24 ore
2 gr ogni 12 ore solo nelle meningiti a liquor torbido

CEFEPIME

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Cefepime
(IV generazione)
Fiale ev 500 mg, 1 e 2 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata (5 o 10%); in alternativa si può
utilizzare la soluzione ringer o sodio lattato 6M. Somministrato per infusione, diluire in 50-100 cc ed iniettare possibilmente in 3 ore (minimo 30 minuti).
Può inoltre essere somministrato in infusione continua diluendo il farmaco in 500 cc e infondendolo a 21 mL/h.
La soluzione ricostituita è stabile per 24 ore a temperatura ambiente (non superiore a 25°C) o sino a 7 giorni in frigorifero (tra +2°C e +8°C).
2 gr ogni 8 ore oppure in infusione continua2 gr ogni 12 ore1 gr ogni 12 ore
Se Clcr< 10 mL/min: 1 gr ogni 24 ore

IMIPENEM

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
ImipenemFiale im/ev 500 mg.
Deve essere diluito in 100 cc di soluzione NaCl 0,9%.
Questo farmaco è chimicamente incompatibile con il lattato e non deve essere ricostituito con diluenti contenenti lattato. In circostanze eccezionali (in cui non può essere usato per motivi clinici soluzione NaCl 0,9%) deve essere usata soluzione glucosata 5%.
Prima della somministrazione la soluzione ricostituita deve essere ispezionata visivamente per la presenza di particolato e decolorazione.
Le soluzioni diluite devono essere usate immediatamente.
Una volta ricostituito, il farmaco è stabile per un massimo di 8 ore.
Si consiglia la somministrazione in infusione prolungata (ciascuna dose ricostituita in soluzione NaCl 0,9% 100 cc da infondere alla velocità di 12.5/25 mL/h).
500 mg ogni 6 ore;

1 gr ogni 6 ore nelle infezioni molto gravi (es. neutropenici) o nelle infezioni da specie batteriche meno sensibili (non superare 4 gr/die)
500 mg ogni 8 ore
500 mg ogni 6 ore
500 mg ogni 12 ore
500 mg ogni 6 ore SeClcr<20mL/mi n: 500 mg ogni 12 ore

MEROPENEM

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
MeropenemFiale ev 500 mg e 1 gr.
Si ricostituisce con soluzione NaCl 0,9% fino ad un volume finale di 50-200 cc.
La soluzione deve essere agitata prima dell’uso.
Dopo la ricostituzione le soluzioni devono essere usate immediatamente (solitamente nell’arco di 15-30 minuti). Una volta ricostituito, il farmaco è stabile per un massimo di 3 ore.
Si consiglia la somministrazione in infusione prolungata (ciascuna dose ricostituita in soluzione NaCl 0,9% 100 cc da infondere alla velocità di 35 mL/h).
1 gr ogni 8 ore

Se infezioni da batteri MDR, nelle infezioni nosocomiali da Pseudomonas aeruginosa Acinetobacter spp., nella terapia di associazione dei batteri produttori di carbapenemasi, nella meningite: 2 gr ogni 8 ore.
1 gr ogni 12 ore
2 gr ogni 12 ore
500 mg ogni 12 ore

Se Clcr<10mL/min: 500 mg ogni 24 ore
1 gr ogni 12 ore

Se Clcr<10mL/min: 1 gr ogni 24 ore

ERTAPENEM

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
ErtapenemFiale ev 1 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% (100 cc da infondere in almeno 30 minuti).
Le soluzioni ricostituite devono essere controllate visivamente prima della somministrazione per verificare la presenza di particelle.
Non usare soluzione glucosata per ricostituire o somministrare ertapenem.
Le soluzioni diluite devono essere usate immediatamente, sono stabili per 6 ore a temperatura ambiente o per 24 ore a 4°C, devono essere usate entro 4 ore dopo essere state rimosse dal frigorifero.
1 gr ogni 24 ore1 gr ogni 24 ore500 mg ogni 24 ore

AZTREONAM

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
AztreonamFiale da 500 mg e 1 gr.
Ricostituire con 6-10 mL di un idoneo solvente (soluzione NaCl 0,9% o di soluzione glucosata al 5 o al 10%) per ogni grammo di aztreonam.
La soluzione va iniettata lentamente direttamente in vena in 3-5 minuti o infusa in 20-60 minuti.
La soluzione preparata è stabile per 24 ore se conservata a temperatura ambiente, per tre giorni se conservata in frigorifero.
1-2 gr ogni 6-8 ore (al massimo 8 gr/die)1-2 gr ogni 6-8 ore (al massimo 8 gr/die)50% della dose
Se Clcr<10 ml/min: 25% della dose normale

AZITROMICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
AzitromicinaCompresse da 250 e 500 mg, sospensione orale 200 mg/5 mL (lontano dai pasti).
Fiale ev 500 mg.
Usualmente somministrato per os (biodisponibilità 37%).
Si ricostruisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% (250-500 cc da infondere in 60-120 min, rispettivamente).
500 mg ogni 24 ore500 mg ogni 24 ore500 mg ogni 24 ore
Se Clcr<10 mL/min si raccomanda cautela poiché l’esposizione sistemica può aumentare (fino al 33%).

CLARITROMICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
ClaritromicinaCompresse 250, 500 mg, sospensione orale 250 mg/5mL. Fiale ev 500 mg.
Usualmente somministrato per os (biodisponibilità: 50%).
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata 5% (250- 500 cc da infondere in 60 e 120 minuti, rispettivamente).
500 mg ogni 12 ore500 mg ogni 12 ore250 mg ogni 12 ore

CIPROFLOXACINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
CiprofloxacinaCompresse 250 mg, 500 mg, 750 mg, 1 gr (a rilascio modificato), fiale ev 100 mg, 200 mg, 400 mg.
Il farmaco è già ricostituito, deve essere infuso in 60 minuti. Stabile sette giorni al buio e tre giorni a luce e temperatura ambiente.
400 mg ev ogni 12 ore, nelle forme gravi ogni 8 ore
Per os: 500 mg ogni 12 ore, nelle forme gravi ogni 8 ore
200 mg ogni 12 ore
Per os: 500 mg ogni 12 ore
200 mg ogni 12 ore
Per os: 250 mg ogni 12 ore

PRULIFLOXACINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
PrulifloxacinaCompresse 600 mg600 mg ogni 24 oreMancano datiMancano dati

LEVOFLOXACINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
LevofloxacinaCompresse 250 e 500 mg, fiale ev 250 e 500 mg.
Il farmaco è già ricostituito, deve essere infuso in almeno 30 minuti.
Il prodotto deve essere utilizzato entro 3 ore.
Ev/per os: 750 mg ogni 24 ore
500 mg ogni 12 ore
750 mg prima dose, poi 750 mg ogni 48 h
500 mg, poi, dopo 12 ore, 250 mg ogni 12 h
750 mg prima dose, poi 500 mg ogni 48 h;

500 mg, poi, dopo 12 ore,
125 mg ogni 12 h (ogni 24 ore se ClCr<10mL/min)

NORFLOXACINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
NorfloxacinaCompresse 400 mg400 mg ogni 12 ore400 mg ogni 12 ore400 mg ogni 24 ore

MOXIFLOXACINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
MoxifloxacinaFiale e compresse 400 mg. Il farmaco è già ricostituito, infusione della durata di 60 minuti.
Il prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo l’apertura.
400 mg ogni 24 ore400 mg ogni 24 ore400 mg ogni 24 ore

GENTAMICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
GentamicinaFiale ev/im 10 mg, 40 mg, 80 mg.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% (100-250 cc da infondere in 30 minuti).
La soluzione ricostituita è stabile per 24-48 ore.
Clcr>60 mL/min: 5-7 mg/kg in monodose (dose massima 500 mg)Clcr 40-60 mL/min: 3.5 mg/Kg in monodose

Clcr 30-40 mL/min: 2.5 mg/Kg in monodose
Clcr 20-30 mL/min: 4 mg/Kg ogni 48 h

Clcr 10-20 mL/min: 3 mg/Kg ogni 48 h

Clcr<10 mL/min: 2 mg/Kg ogni 72 ore

AMIKACINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
AmikacinaFiale ev/im 100 mg, 250 mg, 350 mg, 500 mg, 1 gr.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% (100-250 cc da infondere in 30 minuti). La soluzione ricostituita è stabile per 24-48 ore.
Clcr >60 mL/min:
15-20 mg/kg in monodose (dose massima 2 g)
Clcr 40-60 mL/min: 7.5 mg/Kg in monodose

Clcr 30-40 mL/min: 4 mg/Kg in monodose
Clcr 20-30 mL/min: 7.5 mg/Kg ogni 48 h

Clcr 10-20 mL/min: 4 mg/Kg ogni 48 h

Clcr < 10 mL/min: 3 mg/Kg ogni 72 h

VANCOMICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
V ancomicinaCompresse 125 mg, fiale ev 500 mg.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata 5% (100 cc per 500 mg, da infondere in almeno 60 minuti).
La soluzione ricostituita è stabile per 48 ore.
Se infusione continua ricostituire 2 gr in 500 cc di soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata ed infondere a 21 mL/h
Ev: dose
carico in base al peso:
36-45 kg 1 gr in 1 ora
46-55 kg 1,250 mg in 1,5 ore 56-65 kg 1,500 mg in 1,5 ore 66-75 kg 1,750 mgin 2ore
e 76 kg 2,000 mg in 2 ore
quindi 500 mg ogni 6 ore o 1 gr ogni 12 ore o in infusione continua 2 g/die.
Per os: 125 mg ogni 6 ore
Mantenere la dose da carico poi 15-20 mg/Kg ogni 12-24 oreMantenere la dose carico poi 10-15 mg/Kg ogni 24 ore (ogni 24-48 ore se Clcr<15 mL/min)

TEICOPLANINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
TeicoplaninaFiale ev/im 200 mg e 400 mg. Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata al 5% (100 cc da infondere in 60 minuti). La soluzione ricostituita è stabile per 24-48 ore a 2-8 °C: non si consiglia la somministrazione in infusione continua.
La teicoplanina può essere somministrata per via intramuscolare.
Dose da carico di 6 mg/Kg ogni 12 ore per 3 somministrazioni , quindi 6 mg/Kg/die.
Nb: nelle sepsi/endocarditi/ infezioni addominali gravi dose da carico di 12 mg/Kg ogni 12 ore per 3 somministrazioni , quindi 12 mg/Kg/die.
Dose da carico, quindi 6 mg/Kg ogni 48 oreDose da carico, quindi quindi 6 mg/Kg ogni 48 ore
(ogni 72 ore se Clcr<10mL/min)

DOXACICLINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
DoxiciclinaCompresse 100 mg.100 mg ogni 12 ore
Lunga emivita, possibile monosomministr azione: 200 mg il primo giorno, poi 100 mg
100 mg ogni 12 ore oppure 200 mg il primo giorno, poi 100 mg.
Cautela per possibili danni epatici conseguenti all’accumulo del farmaco (le concentrazioni plasmatiche non devono superare 15 mcg/ml).
100 mg ogni 12 ore oppure 200 mg il primo giorno, poi 100 mg.
Cautela per possibili danni epatici conseguenti all’accumulo del farmaco (le concentrazioni plasmatiche non devono superare 15 mcg/ml).

DAPTOMICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
DaptomicinaFiale ev 350 mg e 500 mg .
Ricostituire in soluzione NaCl 0,9% 50 cc da infondere in 30 minuti.
La stabilità chimico-fisica durante l’uso della soluzione ricostituita nel flaconcino è stata dimostrata per 12 ore a 25°C e fino a 48 ore a 2°C – 8°C.
4 mg/Kg (6-8 mg/kg se sepsi ed endocarditi) ogni 24 h4 mg/Kg (6-8 mg/kg se sepsi ed endocarditi) ogni 24 h4 mg/Kg (6-8 mg/kg se sepsi ed endocarditi) ogni 48 h

TIGECICLINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
TigeciclinaFiale ev 50 mg.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% (100 cc da infondere in almeno 30 minuti).
La concentrazione massima della soluzione da infondere deve essere 1 mg /mL.
Una volta ricostituita può essere conservata al massimo 24 ore al di sotto dei 25°C; tra 2 e 8 °C al massimo 48 ore.
Il farmaco non deve essere somministrato nella stessa via di amiodarone, amfotericina B, ceftriaxone, diazepam, esomeprazolo, omeprazolo, nicardipina, fenitoina.
100 mg in monodose il primo giorno, quindi 50 mg ogni 12 h100 mg in monodose il primo giorno, quindi 50 mg ogni 12 h100 mg in monodose il primo giorno, quindi 50 mg ogni 12 h

LINECOZID

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
LinezolidSoluzione per infusione da 2 mg/mL in sacche da 300 mL (=600 mg).
Compresse 600 mg. Granulato per sospensione orale 100 mg/5 mL.
Il farmaco deve essere infuso da 30 a 120 min.
Le sacche sono già ricostituite. Dopo l’apertura, il prodotto deve essere usato immediatamente.
600 mg ogni 12 h600 mg ogni 12 h600 mg ogni 12 h (cautela per maggior rischio di pancitopenia e neuropatia)

RIFAMPICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
RifampicinaCapsule 150-300 mg, compresse 450-600 mg, fiale ev 600 mg, sciroppo 20 mg/mL.
Si ricostituisce utilizzando soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata 5% (500 cc da infondere in 2-3 ore).
La soluzione ricostituita è stabile per 4 ore.
La somministrazione è incompatibile con diltiazem.
600 mg in monosomministr azione
Da assumere a stomaco vuoto (1 ora prima o 2 ore dopo i pasti o l’assunzione di antiacidi).
Le capsule possono essere mischiate a succo di mela o gelatina.
600 mg in monosomministra zione600 mg in monosomministr azione

TRIMETOPRIM-SULFAMETOXAZOLO

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
Trimetoprim- sulfametoxazolo (cotrimoxazolo)Compresse: 80 mg (T) + 400 mg (S) o 160 mg (T)+ 800 mg (S).
Sospensione orale: 80 mg/5 mL + 400 mg/5 mL.
Fiale ev: 80 mg (T) + 400 mg (S) in 5 ml.
Da 1 a 3 fiale possono essere diluite in 250 cc di soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata, 4 fiale vanno diluite in 500 cc di soluzione NaCl 0,9% o soluzione glucosata. La soluzione deve essere somministrata entro 6 ore dalla sua preparazione.
La durata della perfusione, determinata in funzione della quantità di liquido da perfondere, non deve superare un’ora e mezza.
La combinazione ha un rapparto fisso di 1 (T: trimetoprim) :5 (S:sulfametossaz olo), e il dosaggio viene espresso sulla base del trimetoprim.
E.V.: 5-20 mg T/kg ogni 6-12 ore
Orale : 1-2 compresse (T 160 mg, S 800 mg;) ogni 12-24 ore
E.V.: 5-7.5 mg T/kg ogni 8-12 ore
Orale : 1-2 compresse (T 160 mg, S 800 mg;) ogni 12-24 ore
E.V.: 5-10 mg T/kg ogni 12 ore
Se Clcr <15 mL/min: non raccomandato l’utilizzo, se necessario 5-10 mg T/kg ogni 24 ore
Orale : 1-2 compresse (T 160 mg, S 800 mg;) ogni 24 ore

CLINDAMICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
ClindamicinaFiale ev 600 mg, compresse 150 mg.
Si ricostituisce utilizzando soluzione soluzione NaCl 0,9% o glucosata 5%.
La soluzione ricostituita è stabile 24 – 48 ore a temperatura ambiente.
La concentrazione di clindamicina nel diluente per infusione non deve superare 12 mg/mL e la velocità di infusione non deve superare 30 mg al minuto.
Il farmaco non deve essere somministrato nella stessa via di azitromicina, caspofungina, filgrastim, allopurinolo, pantoprazolo.
600 mg ogni 6-8 ore600 mg ogni 6-8 ore600 mg ogni 6-8 ore
Se Cl cr<10 mL/min: 300 mg ogni 6-8 ore

METRONIDAZOLO

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
MetronidazoloFiale ev 500 mg, compresse 250 mg.
Le fiale sono già ricostituite.
Il farmaco deve essere infuso in 30-60 minuti.
Non deve essere somministrato nella stessa via di amfotericina B, aztreonam, filgrastim, meropenem.
500 mg ogni 6-8 h (dopo dose di carico di 1 gr) (7,5 mg/Kg, mai più di 4 gr/die)500 mg ogni 6-8 h500 mg ogni 6-8 h
Se Cl cr<10 mL/min:
250 mg ogni 6-8 ore

FOSFOMICINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
FosfomicinaFiale da 1 gr da diluire in 50 cc di soluzione glucosata da infondere lentamente (4 gr in 4 ore).
Buste (granulato per sospensione orale) da 3 gr per somministrazione orale.
200 mg/kg (ovvero 8-12 gr in 24 ore) da dividere in 2-3 somministrazioni
Per via orale una busta da 3 gr da assumere la sera prima di coricarsi
200 mg/kg (ovvero 8-12 gr in 24 ore) da dividere in 2-3 somministrazioni
Per via orale una busta da 3 gr da assumere la sera prima di coricarsi
200 mg/kg (ovvero 8-12 gr in 24 ore) da dividere in 2-3 somministrazioni
Per via orale una busta da 3 gr da assumere la sera prima di coricarsi

NITROFURANTOINA

Classe farmaci Formulazioni, ricostituzione per infusione ev, tempo infusione e stabilitàClcr>50 mL/minClcr 50-30 mL/minClcr 30-10 mL/min
NitrofurantoinaCompresse 50 e 100 mg50 mg ogni 6 ore 100 mg ogni 6 ore se peso >80 KgIl prodotto non raggiunge concentrazioni urinarie efficaci se Clcr<40 mL/min.Non utilizzare

Titolo
17 idrossicorticosteroidi urinari
ACANTHOSIS NIGRICANS
ACANTOCITOSI-cause
ACIDO FOLICO
Acido idrossindolacetico urinario (5-HIA)
ACIDO URICO SIERICO
ACIDO URICO URINARIO
ACIDO VANILMANDELICO URINARIO
ACIDOSI METABOLICA CON ANION GAP AUMENTATO-cause
ACINESIA
ACINO
ACKEE
ACLORIDRIA
ACTH plasmatico
ADDOME ACUTO-quali patologie pensare per prima?
ADENOMA TOSSICO DELLA TIROIDE
ADRENALINA
AGEUSIA-cause
ALBUMINA PLASMATICA
ALDOLASI
ALDOSTERONE PLASMATICO
AMILASI PANCREATICA
AMILASI SIERICA
AMILASI URINARIA
AMMONIO NEL SIERO
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA-dati da raccogliere
ANAMNESI-dati da raccogliere nell’anagrafe
ANESTESIA LOCALE PER ERNIA INGUINALE
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE-prognosi
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-definizione
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-diagnosi differenziale
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-epidemiologia
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-esami di imaging
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-eziologia
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per la rottura
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per lo sviluppo dell’aneurisma
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-lo screening e monitoraggio
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-misure terapeutiche non farmacologiche
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-parametri da monitorare in un paziente con AAA in stato cronico
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-pazienti più a rischio di complicanze
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-quando e come trattare un aneurisma dell’aorta addominale in stato cronico
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-ruolo dei beta-bloccanti
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-sintomi e segni clinici 
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-test laboratorici
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-trattamento dello stato acuto
ANGINA DI LUDWIGS
ANGIOGRAFIA
Angiotensin-Converting-Enzyme (ACE)
ANGOLO STERNALE DI LOUIS
ANTIBIOTICOTERAPIA-adeguamento della dosi e modalità di somministrazione nel caso di insufficienza renale
ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI
ANTICORPI ANTINUCLEO (ANA)
ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO (PSA)
Antineutrophil Cytoplasmatic Antibodies (ANCA)
ANTITROMBINA III
APOLIPOPROTEINE A e B sieriche
APPENDICE VERMIFORME
APPENDICECTOMIA-complicanze postoperatorie
APPENDICITE ACUTA NEGLI ANZIANI
APPENDICITE ACUTA NEI BAMBINI
APPENDICITE ACUTA NELLE DONNE IN GRAVIDANZA
APPENDICITE ACUTA-anatomia patologica
APPENDICITE ACUTA-complicanze
APPENDICITE ACUTA-dati laboratorici
APPENDICITE ACUTA-diagnosi
APPENDICITE ACUTA-diagnosi
APPENDICITE ACUTA-diagnosi differenziale
APPENDICITE ACUTA-drenaggio percutaneo ecoguidato
APPENDICITE ACUTA-esami di imaging
APPENDICITE ACUTA-patogenesi
APPENDICITE ACUTA-sintomi e segni clinici
APPENDICITE ACUTA-terapia antibiotica pre e post-operatoria
APPENDICITE ACUTA-trattamento chirurgico
APPENDICITE ACUTA-trattamento non operatorio
APTOGLOBINA
APTT (tempo di tromboplastina parziale attivata)
ASCESSO PERIANALE
ATELETTASIA POLMONARE
AZOTO SIERICO
BETA HCG PLASMATICO (β-hCG)
BEZOAR POST-GASTRECTOMIA
BICARBONATI PLASMATICI
Bilirubina totale e frazionata
BRADICARDIA-cause della bradicardia
BUDDING TUMORALE
CA 125 (cancro antigene 125)
CA 15-3 (cancro antigene 15-3)
CA 19-9 (gastrointestinal cancer associated antigen)
CALCEMIA (calcio sierico)
CALCIO URINARIO
CALCITONINA PLASMATICA
CALCOLI BILIARI-Da che cosa sono composti i calcoli biliari?
CALCOLI BILIARI-Perché si formano i calcoli biliari?
CALCOLI BILIARI-Quali sono i fattori di rischio per la formazione di calcoli biliari?
CALCOLI BILIARI-Quali sono i sintomi della calcolosi biliare?
CALCOLI BILIARI-Quanto è frequente la calcolosi biliare?
CALCOLI NEL CORPO UMANO
CALPROTECTINA FECALE
CAMBIAMENTI DEL PESO-domande da fare al paziente
CAMBIAMENTI DELL’ ALVO-domande da fare al paziente
CANCRO DEL COLON-differenza tra cancro del colon sinistro e destro
CANCRO ESOFAGEO
CARCINOMA DEL MONCONE GASTRICO
CARCINOMA PAPILLARE DELLA TIROIDE
CARCINOMA SPINOCELLULARE
CATECOLAMINE PLASMATICHE
CATECOLAMINE URINARIE
CEA (antigene carcino-embrionario)
CELLULITE
CELLULITE ORBITALE
CERULOPLASMINA
CHIRURGIA ADDOMINALE D’URGENZA-regole di comportamento e decisione
CICATRICE-definizione
CICATRIZZAZIONE-definizione
CICLOSPORIASI
CISTI CUTANEE EPIDERMOIDI
Classificazione delle vitamine
CLEARANCE DELLA CREATININA
CLORO NEL SIERO (cloremia)
CLORURI URINARI
COLANGIOGRAFIA-4 metodiche comuni di esecuzione
COLANGIOGRAFIA-Come differenziare il tipo della colangiografia nell’immagine radiologica?
COLECISTI (cistifellea)
COLECISTITE ACUTA-Errori comuni nel periodo preoperatorio della colecistite acuta
COLECISTITE ACUTA-quali sono i passaggi essenziali nella valutazione del colecistite acuta?
COLESTEROLO
COLICA BILIARE-trattamento
Complemento totale e frazionato
COPROCOLTURA IN PRONTO SOCCORSO
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)- E’ utile eseguire una RX nel caso di corpi estranei esofagei?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)- Qual è l’incidenza dell’ingestione dei corpi estranei?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Chi dovrebbe sottoporsi a un trattamento chirurgico e quali sono i tempi appropriati per l’intervento chirurgico nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-clinica ed esame obiettivo dell’ingestione del corpo estraneo?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-da cosa dipende l’impatto del corpo estraneo esofageo?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-È consigliato esame del transito con contrasto nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Endoscopia per corpi estranei esofagei deve essere fatta sotto anestesia?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Entro quanto tempo deve essere fatta endoscopia nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Qual è la tattica di asportazione endoscopica dei corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le indicazioni per l’endoscopia nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le procedure chirurgiche più appropriate nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quando deve essere fatta la tomografia computerizzata (TAC) nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quando usare endoscopia rigida nel caso dei corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Su cosa si basa la valutazione iniziale per corpi estranei esofagei?
CORTISOLO SIERICO
CREATINCHINASI TOTALE SIERICA
CREATINCHINASI-MB SIERICA(CK-MB)
CREATININA
CREATININA URINARIA
CRIOGLOBULINE
CRISI DI ASSENZE-definizione di crisi di assenze
CROMO SIERICO
CROSS-LINK URINARI
Crush syndrome (sindrome da schiacciamento)
DELIRIO IPERATTIVO-trattamento
DEMENZA-differenza tra demenza e malattia di Alzheimer
Dieta dopo la colecistectomia
DIETA DOPO RESEZIONE GASTRICA
DIETA IPOLIPIDICA
DIETA NEL SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE
DIETA NELL’EPATITE ACUTA
DIETA NELL’EPATITE CRONICA
DIETA NELL’ULCERA GASTRODUODENALE
DIETA NELLA CIRROSI EPATICA
DIETA NELLA LITIASI BILIARE
DIETA NELLA MALATTIA CELIACA
DIETA NELLA MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO
DIETA NELLA MALATTIA DI CROHN
DIETA NELLA MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON
DIETA NELLA PANCREATITE ACUTA
DIETA NELLA PANCREATITE CRONICA
DIETA NELLA RETTOCOLITE ULCEROSA
DIETA NELLA SUBOCCLUSIONE INTESTINALE
DIETA PER PAZIENTE STOMIZZATO
DIETA PER PAZIENTI OPERATI AL COLON
DIETA SEMILIQUIDA
Differenza tra atelettasia polmonare e pneumotorace
Differenza tra la sindrome di Boerhaave e sindrome di Mallory-Weiss
DILATAZIONE GASTRICA ACUTA
DISTENSIONE ADDOMINALE-cause
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-altre anomalie con quali può essere associato
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-dimensioni
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-embriologia
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-localizzazione
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-sintomi
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-associazione con la comparsa di litiasi biliare
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-definizione
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-epidemiologia
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-la sede più frequente
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-quando il diverticolo si chiama giustapposto?
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-quando il diverticolo si chiama interposto?
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-sintomi
DIVERTICOLO DEL DUODENO-classificazione
DIVERTICOLO DEL DUODENO-clinica
DIVERTICOLO DEL DUODENO-definizione
DIVERTICOLO DEL DUODENO-diagnosi
DIVERTICOLO DEL DUODENO-incidenza
DIVERTICOLO DEL DUODENO-modalità del trattamento endoscopico
DIVERTICOLO DEL DUODENO-procedimenti diretti
DIVERTICOLO DEL DUODENO-procedimenti indiretti
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento chirurgico
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento conservativo
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento conservativo
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento radiologico-interventistico
DOLORE ADDOMINALE ACUTO-gravi cause mediche
DOLORE ADDOMINALE E SHOCK
DOLORE ADDOMINALE NON SPECIFICO (NSAP)
DOLORE ADDOMINALE-domande da fare al paziente
DOLORE ADDOMINALE-segni di allarme
DOLORE AL FIANCO DESTRO-cause
DOLORE AL FIANCO SINISTRO-cause
DOLORE EPIGASTRICO-cause
DOLORE INGUINALE POST-OPERATORIO CRONICO
DOLORE NEL QUADRANTE INFERIORE DESTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE INFERIORE SINISTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE SUPERIORE DESTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE SUPERIORE SINISTRO-cause
DOLORE PELVICO ACUTO-indagini di approfondimento
DOLORE PELVICO ACUTO-segni di allarme
DOLORE PERIOMBELICALE-cause
DOLORE SOPRAPUBICO-cause
ECCESO BASE (BE)
Eco-FAST
ECOGRAFIA TIROIDEA
EMANGIOMA EPATICO
EMATURIA DI MEDIA ENTITA’-cause
EMATURIA INIZIALE-cause
EMATURIA MASSIVA-cause
EMATURIA MICROSCOPICA-cause
EMATURIA TERMINALE-cause
EMATURIA TOTALE-cause
EMATURIA-definizione
EMATURIA-elementi anamnestici da raccogliere
EMATURIA-promemoria delle cause
EMBRIOLOGIA DELLA GHIANDOLA TIROIDE
EMBRIOLOGIA DELLE GHIANDOLE PARATIROIDE
EMOLISI EXTRAVASCOLARE
EMOPERITONEO
EMORRAGIE DIGESTIVE SUPERIORI
EMORRAGIE GASTRO-INTESTINALI
EMORROIDI- esame obiettivo
EMORROIDI- eziologia delle emorroidi
Emorroidi-classificazione
EMORROIDI-clinica
Emorroidi-criticità della classificazione di Goligher per le emorroidi
EMORROIDI-epidemiologia
EMORROIDI-fisiopatologia
EMORROIDI-indagini diagnostiche
EMORROIDI-terapia medica
ENCEFALOPATIA-sintomi e segni clinici
ENCEFALOPATIA-sintomi e segni clinici
ENTERITE ATTINICA
ENZIMA DI CONVERSIONE DELL’ANGIOTENSINA AUMENTATA-cause
ERISIPELA
ERNIA INGUINALE
ERNIA OMBELICALE-perché i pazienti con cirrosi hanno più ernie ombelicali?
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ESAME OBIETTIVO DEI LINFONODI
ESAME OBIETTIVO DEL COLLO E DELLA TIROIDE
ESAME OBIETTIVO DEL CUORE E VASI
ESAME OBIETTIVO DEL TORACE, POLMONI E MAMMELLE
ESAME OBIETTIVO DELL’ADDOME
ESAME OBIETTIVO DELLA BOCCA,DENTI E FARINGE
ESAME OBIETTIVO DELLA COLONNA VERTEBRALE
ESAME OBIETTIVO DELLA CUTE E SOTTOCUTE
ESAME OBIETTIVO DELLA POSTURA
ESAME OBIETTIVO DELLA TESTA
ESAME OBIETTIVO GENERALE
ESAME OBIETTIVO UROGENITALE (nel maschio)
ESAME OBIETTIVO-definizione
ESPLORAZIONE DIGITO-RETTALE NEL MASCHIO
ESPLORAZIONE DIGITO-RETTALE NELLA FEMMINA
Febbre associata a diarrea-cause
Febbre associata a linfadenite-cause
Febbre associata a meningismo-cause
Febbre associata a sintomi di angina catarrale-cause
Febbre associata a splenomegalia-cause
Febbre associata ad artralgia e mialgia-cause
Febbre associata ad eruzioni cutanee-cause
Febbre associata ad ittero-cause
FEBBRE BIFASICA-cause
Febbre con eziologia non chiara-cause
FEBBRE CONTINUA-cause
FEBBRE INTERMITTENTE-cause
FEBBRE PERIODICA-cause
FEBBRE POST-OPERATORIO-cause possibili
FEBBRE REMITTENTE-cause
FEBBRE RICORRENTE-cause
FEBBRICOLA (< 38.5°C)-cause
FERITA CHIRURGICA-caratteristiche della guarigione per “prima intenzione”
FERITA CHIRURGICA-caratteristiche della guarigione per “seconda intenzione”
FERITA CHIRURGICA-caratteristiche della guarigione per “terza intenzione”
FERITA-Classificazione delle ferite basato nella pulizia
FERITA-definizione
FERITA-fasi di guarigione della ferita
FERITE ADDOMINALI DA ARMA BIANCA
FERITE ADDOMINALI DA ARMA DA FUOCO
FERITE-TIPI DI FERITE
FIBROSI CISTICA
FILI DI SUTURA NON RIASSORBIBILI-materiali e nomi commerciali
FILI DI SUTURA RIASSORBIBILI-materiali e nomi commerciali
FILI DI SUTURA-classificazione dei fili di sutura
FILI RIASSORBIBILI-caratteristiche dei fili riassorbibili
FILI RIASSORBIBILI-fattori che influenzano riassorbimento
FILO DI SUTURA IDEALE-caratteristiche di un filo di sutura ideale
FILO DI SUTURA-caratteristiche principali di un filo di sutura
FINESTRA DUODENALE
FOSFATASI ACIDA AUMENTATA-cause
Gamma-Glutamil-Transpeptidasi (GGT)
GASTRITE DA REFLUSSO BILIARE
GASTROPATIA DA IPERTENSIONE PORTALE-classificazione
GESTIONE DELLA FERITA CHIRURGICA
GINECOMASTIA
Gli errori più comuni nella terapia antibiotica
GLICOSURIA (presenza di glucosio nelle urine)
GONFIORE O FASTIDIO ALL’INGUINE-diagnosi differenziale
GOZZO
HDL (High Density Lipoproteins)
IDROCELE
ILEO PARALITICO POST-OPERATORIO
INFEZIONI DEL PIEDE DIABETICO
INSTABILITA’ EMODINAMICA
INTUSSUSCEZIONE (INVAGINAZIONE) DEL COLON
LASSATIVI-CLASSE DEI LASSATIVI E ALTRE MOLECOLE CON EFFETTO LASSATIVO
LDL (Low Density Lipoprotein)
LESIONE DI DIEULAFOY
LESIONI ESOFAGEE-eziologia
LESIONI TRAUMATICHE DEL COLON
LESIONI TRAUMATICHE DEL RETTO
LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA-classificazione delle lesioni spleniche (IOS/ASST)
LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA-trattamento
MALASSORBIMENTO POST-GASTRECTOMIA
MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO (GERD)
MALATTIA DI CHAGAS (tripanosomiasi americana)
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-biopsia rettale
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-epidemiologia
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-esame digitale del retto
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-fisiopatologia
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-immagini radiologici
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-lavaggio rettale
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-manometria anorettale
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-segni e sintomi
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-trattamento
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Cosa sono gli pseudo-diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Diverticolite, cos’è?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Diverticolite, esame obiettivo e segni clinici
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Dove si localizzano più frequentemente i diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Epidemiologia
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- in quali pazienti le complicanze possono essere più gravi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- La diverticolite può mimare altre condizioni?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Perché si formano i diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Perché si sviluppa la diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- qual è il trattamento dell’ascesso che si crea dopo la perforazione?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- qual è la classificazione della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Qual’è la prognosi della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Quali sono i sintomi della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- quali sono le complicanze della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-che dati ci può dare una radiografia diretta addominale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-che dieta effettuare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come devono essere rivalutati i pazienti trattati con successo con la terapia medica?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come può essere gestita la diverticolite non complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come si pone la diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-cos’è la diverticolosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-cosa sono i diverticoli intestinali?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-da cosa dipende la gestione del paziente?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-diagnosi differenziale
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è consigliato l’uso dell’aspirina?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è consigliato l’uso di antinfiammatori steroidei e corticosteroidei?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è raccomandata l’endoscopia nella diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-il drenaggio percutaneo dell’ascesso comporta una maggiore recidiva?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-in cosa consiste trattamento ospedaliero?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-in cosa consiste un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-le fistole diverticolari si chiudono spontaneamente?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è il miglior metodo di imaging confermare la diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è il trattamento nel caso di ostruzione?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è l’approccio iniziale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quale antibiotico usare in un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quale esame ci permette di distinguere tra diverticolite semplice e complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali antibiotici usare in regime ospedaliero?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali antidolorifici usare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali pazienti possono iniziare un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali possono essere i dati della TC nella diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando eseguire l’ intervento chirurgico?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando eseguire una colectomia d’emergenza?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando ricoverare un paziente?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando si definisce diverticolite semplice e quando complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-sono necessari gli antibiotici nella malattia lieve e semplice?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–quali esami di laboratorio sono utili nella diagnosi e che dati possono dare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–si può usare il clistere con contrasto nella diagnosi?
MALATTIE DELL’ APPARATO RESPIRATORIO- strumenti diagnostici
MALATTIE EPATOBILIARI-test epatici
MASSE DEL COLLO
METRONIDAZOLO-Assorbimento e metabolismo
METRONIDAZOLO-Avvertenze e precauzioni
METRONIDAZOLO-categoria farmaceutica
METRONIDAZOLO-controindicazioni
METRONIDAZOLO-dosaggio
METRONIDAZOLO-eccipienti importanti
METRONIDAZOLO-effetti indesiderati
METRONIDAZOLO-forme farmaceutiche
METRONIDAZOLO-Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
METRONIDAZOLO-indicazioni
METRONIDAZOLO-interazioni con altri farmaci o bevande e cibi
METRONIDAZOLO-meccanismo di azione
METRONIDAZOLO-uso durante lattazione
METRONIDAZOLO-uso in gravidanza
MEZZO DI CONTRASTO
MILZA ACCESSORIA
MIXEDEMA PRETIBIALE
NEOPLASIA DELL’INTESTINO TENUE
NEOSTIGMINA
NUTRIZIONE ARTIFICIALE-scelta fra nutrizione enterale e parenterale
NUTRIZIONE ARTIFICIALE-varianti della nutrizione artificiale
NUTRIZIONE ENTERALE-principio della nutrizione enterale
NUTRIZIONE ENTERALE-quando scegliere la sonda nasale per nutrizione enterale?
NUTRIZIONE ENTERALE-quando scegliere le enterostomie per nutrizione enterale?
NUTRIZIONE ENTERALE-vie di accesso per nutrizione enterale
NUTRIZIONE PARENTERALE-la nutrizione parenterale precoce riduce le infezioni dopo un intervento chirurgico addominale maggiore 
NUTRIZIONE PARENTERALE-principio della nutrizione parenterale
OBESITA’-Comorbilità più comune associate ad obesità
OBESITA’-controindicazioni della chirurgia bariatrica
OBESITA’-trattamento multidisciplinare
OBESITA’-Valutazione preoperatoria
OCCLUSIONE COLICA DA ENDOMETRIOSI
OCCLUSIONI DEL DUODENO
OSMOLARITÀ PLASMATICA
OSSITOCINASI SIERICA
PARATORMONE SIERICO (PTH)
PARATORMONE SIERICO (PTH)
PAZIENTE CHIRURGICO-risposta infiammatoria nel paziente chirurgico
pCO2 nel sangue
PERDITE VAGINALI-le domande da porre alla paziente
PERDITE VAGINALI-segni di allarme
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO ADDOMINALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO CERVICALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO TORACICO-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE ESOFAGEA-esami di imaging appropriati
PERFORAZIONE ESOFAGEA-esami di laboratorio appropriati
PERFORAZIONE ESOFAGEA-eziologia
PERFORAZIONE ESOFAGEA-il ruolo dell’endoscopia
PERFORAZIONE ESOFAGEA-indicazioni per il trattamento non chirurgico
PERFORAZIONE ESOFAGEA-procedure chirurgiche più appropriate nelle perforazioni esofagee
PERITONITE -fisiopatologia
PERITONITE GENERALIZZATA (DIFFUSA)-quadro clinico e trattamento
PERITONITE LOCALIZZATA-quadro clinico e trattamento
PERITONITE-definizione e tipi
PERITONITE-epidemiologia
PERITONITE-terapia
pH del sangue
PIASTRINE (trombociti)
PLASMINOGENO
PNEUMOTORACE
PNEUMOTORACE IATROGENO
PNEUMOTORACE NON TRAUMATICA
PNEUMOTORACE SPONTANEO
POLIPI INTESTINALI-classificazione
POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE
POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE ATTENUATO
POLIPOSI ASSOCIATA A MUTYH
PORPORA TROMBOCITOPENICA IMMUNE
POTASSIO NEL SANGUE (potassiemia)
POTASSIO URINARIO
PREALBUMINA
PROCTALGIA FUGACE-tutto da sapere
PROFILASSI IN ESAMI RADIOLOGICI CON MEZZO DI CONTRASTO IN CORSO D’INSUFFICIENZA RENALE
PROGESTERONE PLASMATICO
PROLATTINA PLASMATICA
Proteina C e proteina S coagulativa
PROTEINA C REATTIVA (PCR)
Proteina di Bence Jones
PROTEINE DEL PLASMA
PROTEINE TOTALI SIERICHE
PSEUDOCOLINESTERASI
PSEUDOEMATURIA-cause della pseudoematuria
PT (tempo di protrombina)
qSOFA score
RAGADE ANALE-trattamento conservativo
RAME SIERICO
REAZIONE DI WAALER-ROSE
REAZIONE DI WAIL-FELIX
REAZIONE DI WIDAL
REAZIONE DI WRIGHT
Red Cell Distribution Width (RDW)
RESISTENZE OSMOTICHE ERITROCITARIE
Reticolociti nel sangue periferico
SANGUINAMENTO UTERINO ANOMALO-definizione
SCATOLA ADDOMINALE-concetto,componenti e le funzioni 
SCINTIGRAFIA TIROIDEA
SINDROME CEREBELLARE ACUTA-segni clinici
SINDROME DA CARCINOIDE
SINDROME DA DEFECAZIONE OSTRUITA (ODS)
SINDROME DA RIVASCOLARIZZAZIONE (sindrome di Letac)
SINDROME DEL COMPASSO AORTO-MESENTERICO
SINDROME DEL LOBO MEDIO
SINDROME DELL’ANSA AFFERENTE
SINDROME DELL’ANSA CIECA
SINDROME DELL’ANSA ESCLUSA (Small Intestinal Bacterial Overgrowth)
SINDROME DELLO SCHIACCIANOCI
Sindrome di Barsony-Teschendorf
SINDROME DI BOERHAAVE
SINDROME DI LERICHE

Titolo
ACANTHOSIS NIGRICANS
ACANTOCITOSI-cause
ACIDO FOLICO
Acido idrossindolacetico urinario (5-HIA)
ACIDO URICO SIERICO
ACIDO URICO URINARIO
ACIDO VANILMANDELICO URINARIO
ACIDOSI METABOLICA CON ANION GAP AUMENTATO-cause
ACINESIA
ACINO
ACKEE
ACLORIDRIA
ACTH plasmatico
ADDOME ACUTO-quali patologie pensare per prima?
ADENOMA TOSSICO DELLA TIROIDE
ADRENALINA
AGEUSIA-cause
ALBUMINA PLASMATICA
ALDOLASI
ALDOSTERONE PLASMATICO
AMILASI PANCREATICA
AMILASI SIERICA
AMILASI URINARIA
AMMONIO NEL SIERO
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA-dati da raccogliere
ANAMNESI-dati da raccogliere nell’anagrafe
ANESTESIA LOCALE PER ERNIA INGUINALE
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE-prognosi
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-definizione
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-diagnosi differenziale
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-epidemiologia
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-esami di imaging
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-eziologia
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per la rottura
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per lo sviluppo dell’aneurisma
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-lo screening e monitoraggio
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-misure terapeutiche non farmacologiche
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-parametri da monitorare in un paziente con AAA in stato cronico
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-pazienti più a rischio di complicanze
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-quando e come trattare un aneurisma dell’aorta addominale in stato cronico
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-ruolo dei beta-bloccanti
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-sintomi e segni clinici 
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-test laboratorici
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-trattamento dello stato acuto
ANGINA DI LUDWIGS
ANGIOGRAFIA
Angiotensin-Converting-Enzyme (ACE)
ANGOLO STERNALE DI LOUIS
ANTIBIOTICOTERAPIA-adeguamento della dosi e modalità di somministrazione nel caso di insufficienza renale
ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI
ANTICORPI ANTINUCLEO (ANA)
ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO (PSA)
Antineutrophil Cytoplasmatic Antibodies (ANCA)
ANTITROMBINA III
APOLIPOPROTEINE A e B sieriche
APPENDICE VERMIFORME
APPENDICECTOMIA-complicanze postoperatorie
APPENDICITE ACUTA NEGLI ANZIANI
APPENDICITE ACUTA NEI BAMBINI
APPENDICITE ACUTA NELLE DONNE IN GRAVIDANZA
APPENDICITE ACUTA-anatomia patologica
APPENDICITE ACUTA-complicanze
APPENDICITE ACUTA-dati laboratorici
APPENDICITE ACUTA-diagnosi
APPENDICITE ACUTA-diagnosi
APPENDICITE ACUTA-diagnosi differenziale
APPENDICITE ACUTA-drenaggio percutaneo ecoguidato
APPENDICITE ACUTA-esami di imaging
APPENDICITE ACUTA-patogenesi
APPENDICITE ACUTA-sintomi e segni clinici
APPENDICITE ACUTA-terapia antibiotica pre e post-operatoria
APPENDICITE ACUTA-trattamento chirurgico
APPENDICITE ACUTA-trattamento non operatorio
APTOGLOBINA
APTT (tempo di tromboplastina parziale attivata)
ASCESSO PERIANALE
ATELETTASIA POLMONARE
AZOTO SIERICO
CAMBIAMENTI DELL’ ALVO-domande da fare al paziente
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Qual è la tattica di asportazione endoscopica dei corpi estranei esofagee?
DEMENZA-differenza tra demenza e malattia di Alzheimer
DIETA NELL’EPATITE ACUTA
DIETA NELLA PANCREATITE ACUTA
Differenza tra atelettasia polmonare e pneumotorace
DISTENSIONE ADDOMINALE-cause
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-altre anomalie con quali può essere associato
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-associazione con la comparsa di litiasi biliare
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-definizione
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-epidemiologia
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-la sede più frequente
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-quando il diverticolo si chiama giustapposto?
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-quando il diverticolo si chiama interposto?
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-sintomi
EMATURIA-elementi anamnestici da raccogliere
ENTERITE ATTINICA
ENZIMA DI CONVERSIONE DELL’ANGIOTENSINA AUMENTATA-cause
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ESAME OBIETTIVO DELL’ADDOME
Febbre associata a sintomi di angina catarrale-cause
Febbre associata ad artralgia e mialgia-cause
FERITE ADDOMINALI DA ARMA BIANCA
FERITE ADDOMINALI DA ARMA DA FUOCO
FOSFATASI ACIDA AUMENTATA-cause
Gli errori più comuni nella terapia antibiotica
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- qual è il trattamento dell’ascesso che si crea dopo la perforazione?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è consigliato l’uso dell’aspirina?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è consigliato l’uso di antinfiammatori steroidei e corticosteroidei?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è l’approccio iniziale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quale antibiotico usare in un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali antibiotici usare in regime ospedaliero?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali antidolorifici usare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-sono necessari gli antibiotici nella malattia lieve e semplice?
MALATTIE DELL’ APPARATO RESPIRATORIO- strumenti diagnostici
METRONIDAZOLO-Assorbimento e metabolismo
METRONIDAZOLO-Avvertenze e precauzioni
MILZA ACCESSORIA
SANGUINAMENTO UTERINO ANOMALO-definizione
SCATOLA ADDOMINALE-concetto,componenti e le funzioni 
SINDROME DELL’ANSA AFFERENTE
SINDROME DELL’ANSA CIECA
SINDROME DELL’ANSA ESCLUSA (Small Intestinal Bacterial Overgrowth)
TERAPIA ANTIBIOTICA-Best practice per la prescrizione di antimicrobici
TRAUMA ADDOMINALE
TRAUMA ADDOMINALE CHIUSO
TRAUMA ADDOMINALE PENETRANTE
TROPONINA-cause dell’aumento di valori della troponina
TUMORI-classificazioni dei tumori basati su nominativi degli autori

 

Titolo
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-parametri da monitorare in un paziente con AAA in stato cronico
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-pazienti più a rischio di complicanze
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-quando e come trattare un aneurisma dell’aorta addominale in stato cronico
APPENDICECTOMIA-complicanze postoperatorie
APPENDICITE ACUTA-complicanze
APPENDICITE ACUTA-trattamento chirurgico
BRADICARDIA-cause della bradicardia
CA 125 (cancro antigene 125)
CA 15-3 (cancro antigene 15-3)
CA 19-9 (gastrointestinal cancer associated antigen)
CALCEMIA (calcio sierico)
CALCIO URINARIO
CALCITONINA PLASMATICA
CALCOLI BILIARI-Da che cosa sono composti i calcoli biliari?
CALCOLI BILIARI-Perché si formano i calcoli biliari?
CALCOLI BILIARI-Quali sono i fattori di rischio per la formazione di calcoli biliari?
CALCOLI BILIARI-Quali sono i sintomi della calcolosi biliare?
CALCOLI BILIARI-Quanto è frequente la calcolosi biliare?
CALCOLI NEL CORPO UMANO
CALPROTECTINA FECALE
CAMBIAMENTI DEL PESO-domande da fare al paziente
CAMBIAMENTI DELL’ ALVO-domande da fare al paziente
CANCRO DEL COLON-differenza tra cancro del colon sinistro e destro
CANCRO ESOFAGEO
CARCINOMA DEL MONCONE GASTRICO
CARCINOMA PAPILLARE DELLA TIROIDE
CARCINOMA SPINOCELLULARE
CATECOLAMINE PLASMATICHE
CATECOLAMINE URINARIE
CEA (antigene carcino-embrionario)
CELLULITE
CELLULITE ORBITALE
CERULOPLASMINA
CHIRURGIA ADDOMINALE D’URGENZA-regole di comportamento e decisione
CICATRICE-definizione
CICATRIZZAZIONE-definizione
CICLOSPORIASI
CISTI CUTANEE EPIDERMOIDI
Classificazione delle vitamine
CLEARANCE DELLA CREATININA
CLORO NEL SIERO (cloremia)
CLORURI URINARI
COLANGIOGRAFIA-4 metodiche comuni di esecuzione
COLANGIOGRAFIA-Come differenziare il tipo della colangiografia nell’immagine radiologica?
COLECISTI (cistifellea)
COLECISTITE ACUTA-Errori comuni nel periodo preoperatorio della colecistite acuta
COLECISTITE ACUTA-quali sono i passaggi essenziali nella valutazione del colecistite acuta?
COLESTEROLO
COLICA BILIARE-trattamento
Complemento totale e frazionato
COPROCOLTURA IN PRONTO SOCCORSO
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)- E’ utile eseguire una RX nel caso di corpi estranei esofagei?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)- Qual è l’incidenza dell’ingestione dei corpi estranei?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Chi dovrebbe sottoporsi a un trattamento chirurgico e quali sono i tempi appropriati per l’intervento chirurgico nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-clinica ed esame obiettivo dell’ingestione del corpo estraneo?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-da cosa dipende l’impatto del corpo estraneo esofageo?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-È consigliato esame del transito con contrasto nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Endoscopia per corpi estranei esofagei deve essere fatta sotto anestesia?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Entro quanto tempo deve essere fatta endoscopia nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Qual è la tattica di asportazione endoscopica dei corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le indicazioni per l’endoscopia nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le procedure chirurgiche più appropriate nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quando deve essere fatta la tomografia computerizzata (TAC) nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quando usare endoscopia rigida nel caso dei corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Su cosa si basa la valutazione iniziale per corpi estranei esofagei?
CORTISOLO SIERICO
CREATINCHINASI TOTALE SIERICA
CREATINCHINASI-MB SIERICA(CK-MB)
CREATININA
CREATININA URINARIA
CRIOGLOBULINE
CRISI DI ASSENZE-definizione di crisi di assenze
CROMO SIERICO
CROSS-LINK URINARI
Crush syndrome (sindrome da schiacciamento)
DIETA NELL’EPATITE CRONICA
DIETA NELLA CIRROSI EPATICA
DIETA NELLA MALATTIA DI CROHN
DIETA NELLA PANCREATITE CRONICA
DIETA PER PAZIENTI OPERATI AL COLON
DIVERTICOLO DEL DUODENO-classificazione
DIVERTICOLO DEL DUODENO-clinica
DOLORE ADDOMINALE ACUTO-gravi cause mediche
DOLORE AL FIANCO DESTRO-cause
DOLORE AL FIANCO SINISTRO-cause
DOLORE INGUINALE POST-OPERATORIO CRONICO
DOLORE NEL QUADRANTE INFERIORE DESTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE INFERIORE SINISTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE SUPERIORE DESTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE SUPERIORE SINISTRO-cause
DOLORE PERIOMBELICALE-cause
DOLORE SOPRAPUBICO-cause
EMATURIA-promemoria delle cause
Emorroidi-classificazione
EMORROIDI-clinica
ERNIA OMBELICALE-perché i pazienti con cirrosi hanno più ernie ombelicali?
ESAME OBIETTIVO DEL COLLO E DELLA TIROIDE
ESAME OBIETTIVO DEL CUORE E VASI
ESAME OBIETTIVO DELLA COLONNA VERTEBRALE
ESAME OBIETTIVO DELLA CUTE E SOTTOCUTE
Febbre associata a meningismo-cause
Febbre associata a sintomi di angina catarrale-cause
Febbre associata a splenomegalia-cause
Febbre associata ad artralgia e mialgia-cause
Febbre associata ad eruzioni cutanee-cause
Febbre associata ad ittero-cause
FEBBRE BIFASICA-cause
Febbre con eziologia non chiara-cause
FEBBRE CONTINUA-cause
FEBBRE INTERMITTENTE-cause
FEBBRE PERIODICA-cause
FEBBRE POST-OPERATORIO-cause possibili
FEBBRE REMITTENTE-cause
FEBBRE RICORRENTE-cause
FERITA-Classificazione delle ferite basato nella pulizia
FILO DI SUTURA IDEALE-caratteristiche di un filo di sutura ideale
FILO DI SUTURA-caratteristiche principali di un filo di sutura
INTUSSUSCEZIONE (INVAGINAZIONE) DEL COLON
LESIONI TRAUMATICHE DEL COLON
MALATTIA DI CHAGAS (tripanosomiasi americana)
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- in quali pazienti le complicanze possono essere più gravi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- qual è la classificazione della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- quali sono le complicanze della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando eseguire una colectomia d’emergenza?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–si può usare il clistere con contrasto nella diagnosi?
MASSE DEL COLLO
METRONIDAZOLO-categoria farmaceutica
METRONIDAZOLO-controindicazioni
OBESITA’-Comorbilità più comune associate ad obesità
OBESITA’-controindicazioni della chirurgia bariatrica
OCCLUSIONE COLICA DA ENDOMETRIOSI
Proteina C e proteina S coagulativa
PSEUDOEMATURIA-cause della pseudoematuria
SINDROME CEREBELLARE ACUTA-segni clinici
SINDROME DA CARCINOIDE
SINDROME DEL COMPASSO AORTO-MESENTERICO
SINDROME POST-COLECISTECTOMIA
SINTOMI CARDIOVASCOLARI
SINTOMI LEGATI A PROBLEMI LOCALIZZATI AL COLLO
STENOSI ISCHEMICHE DEL COLON
TUMORI-classificazioni dei tumori basati su nominativi degli autori
VALUTAZIONE CLINICA DEL PAZIENTE
VITAMINA C

Titolo
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-diagnosi differenziale
APPENDICITE ACUTA-diagnosi
APPENDICITE ACUTA-diagnosi
APPENDICITE ACUTA-diagnosi differenziale
APPENDICITE ACUTA-drenaggio percutaneo ecoguidato
CANCRO DEL COLON-differenza tra cancro del colon sinistro e destro
DELIRIO IPERATTIVO-trattamento
DEMENZA-differenza tra demenza e malattia di Alzheimer
Dieta dopo la colecistectomia
DIETA DOPO RESEZIONE GASTRICA
DIETA IPOLIPIDICA
DIETA NEL SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE
DIETA NELL’EPATITE ACUTA
DIETA NELL’EPATITE CRONICA
DIETA NELL’ULCERA GASTRODUODENALE
DIETA NELLA CIRROSI EPATICA
DIETA NELLA LITIASI BILIARE
DIETA NELLA MALATTIA CELIACA
DIETA NELLA MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO
DIETA NELLA MALATTIA DI CROHN
DIETA NELLA MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON
DIETA NELLA PANCREATITE ACUTA
DIETA NELLA PANCREATITE CRONICA
DIETA NELLA RETTOCOLITE ULCEROSA
DIETA NELLA SUBOCCLUSIONE INTESTINALE
DIETA PER PAZIENTE STOMIZZATO
DIETA PER PAZIENTI OPERATI AL COLON
DIETA SEMILIQUIDA
Differenza tra la sindrome di Boerhaave e sindrome di Mallory-Weiss
DILATAZIONE GASTRICA ACUTA
DISTENSIONE ADDOMINALE-cause
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-altre anomalie con quali può essere associato
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-dimensioni
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-embriologia
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-localizzazione
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-sintomi
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-associazione con la comparsa di litiasi biliare
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-definizione
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-epidemiologia
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-la sede più frequente
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-quando il diverticolo si chiama giustapposto?
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-quando il diverticolo si chiama interposto?
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-sintomi
DIVERTICOLO DEL DUODENO-classificazione
DIVERTICOLO DEL DUODENO-clinica
DIVERTICOLO DEL DUODENO-definizione
DIVERTICOLO DEL DUODENO-diagnosi
DIVERTICOLO DEL DUODENO-incidenza
DIVERTICOLO DEL DUODENO-modalità del trattamento endoscopico
DIVERTICOLO DEL DUODENO-procedimenti diretti
DIVERTICOLO DEL DUODENO-procedimenti indiretti
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento chirurgico
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento conservativo
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento conservativo
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento radiologico-interventistico
DOLORE ADDOMINALE ACUTO-gravi cause mediche
DOLORE ADDOMINALE E SHOCK
DOLORE ADDOMINALE NON SPECIFICO (NSAP)
DOLORE ADDOMINALE-domande da fare al paziente
DOLORE ADDOMINALE-segni di allarme
DOLORE AL FIANCO DESTRO-cause
DOLORE AL FIANCO SINISTRO-cause
DOLORE EPIGASTRICO-cause
DOLORE INGUINALE POST-OPERATORIO CRONICO
DOLORE NEL QUADRANTE INFERIORE DESTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE INFERIORE SINISTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE SUPERIORE DESTRO-cause
DOLORE NEL QUADRANTE SUPERIORE SINISTRO-cause
DOLORE PELVICO ACUTO-indagini di approfondimento
DOLORE PELVICO ACUTO-segni di allarme
DOLORE PERIOMBELICALE-cause
DOLORE SOPRAPUBICO-cause
EMATURIA-definizione
EMORRAGIE DIGESTIVE SUPERIORI
EMORROIDI-indagini diagnostiche
ESAME OBIETTIVO DELLA BOCCA,DENTI E FARINGE
ESPLORAZIONE DIGITO-RETTALE NEL MASCHIO
ESPLORAZIONE DIGITO-RETTALE NELLA FEMMINA
Febbre associata a diarrea-cause
FERITA-definizione
FINESTRA DUODENALE
LESIONE DI DIEULAFOY
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Diverticolite, cos’è?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Diverticolite, esame obiettivo e segni clinici
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Dove si localizzano più frequentemente i diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Epidemiologia
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- La diverticolite può mimare altre condizioni?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Perché si formano i diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Perché si sviluppa la diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Quali sono i sintomi della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- quali sono le complicanze della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-che dieta effettuare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come può essere gestita la diverticolite non complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come si pone la diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-cos’è la diverticolosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-cosa sono i diverticoli intestinali?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-diagnosi differenziale
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è raccomandata l’endoscopia nella diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-il drenaggio percutaneo dell’ascesso comporta una maggiore recidiva?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è il miglior metodo di imaging confermare la diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quale esame ci permette di distinguere tra diverticolite semplice e complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali possono essere i dati della TC nella diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando si definisce diverticolite semplice e quando complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–quali esami di laboratorio sono utili nella diagnosi e che dati possono dare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–si può usare il clistere con contrasto nella diagnosi?
METRONIDAZOLO-dosaggio
OCCLUSIONI DEL DUODENO
PERITONITE-definizione e tipi
SINDROME DA DEFECAZIONE OSTRUITA (ODS)

Titolo
ANESTESIA LOCALE PER ERNIA INGUINALE
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-epidemiologia
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-esami di imaging
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-eziologia
CANCRO ESOFAGEO
CISTI CUTANEE EPIDERMOIDI
COLANGIOGRAFIA-4 metodiche comuni di esecuzione
COLECISTITE ACUTA-Errori comuni nel periodo preoperatorio della colecistite acuta
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)- E’ utile eseguire una RX nel caso di corpi estranei esofagei?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-clinica ed esame obiettivo dell’ingestione del corpo estraneo?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-da cosa dipende l’impatto del corpo estraneo esofageo?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-È consigliato esame del transito con contrasto nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Endoscopia per corpi estranei esofagei deve essere fatta sotto anestesia?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Entro quanto tempo deve essere fatta endoscopia nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Qual è la tattica di asportazione endoscopica dei corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le indicazioni per l’endoscopia nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le procedure chirurgiche più appropriate nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quando deve essere fatta la tomografia computerizzata (TAC) nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quando usare endoscopia rigida nel caso dei corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Su cosa si basa la valutazione iniziale per corpi estranei esofagei?
DIETA NELL’EPATITE ACUTA
DIETA NELL’EPATITE CRONICA
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-embriologia
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-epidemiologia
DOLORE EPIGASTRICO-cause
ECCESO BASE (BE)
Eco-FAST
ECOGRAFIA TIROIDEA
EMANGIOMA EPATICO
EMATURIA DI MEDIA ENTITA’-cause
EMATURIA INIZIALE-cause
EMATURIA MASSIVA-cause
EMATURIA MICROSCOPICA-cause
EMATURIA TERMINALE-cause
EMATURIA TOTALE-cause
EMATURIA-definizione
EMATURIA-elementi anamnestici da raccogliere
EMATURIA-promemoria delle cause
EMBRIOLOGIA DELLA GHIANDOLA TIROIDE
EMBRIOLOGIA DELLE GHIANDOLE PARATIROIDE
EMOLISI EXTRAVASCOLARE
EMOPERITONEO
EMORRAGIE DIGESTIVE SUPERIORI
EMORRAGIE GASTRO-INTESTINALI
EMORROIDI- esame obiettivo
EMORROIDI- eziologia delle emorroidi
Emorroidi-classificazione
EMORROIDI-clinica
Emorroidi-criticità della classificazione di Goligher per le emorroidi
EMORROIDI-epidemiologia
EMORROIDI-fisiopatologia
EMORROIDI-indagini diagnostiche
EMORROIDI-terapia medica
ENCEFALOPATIA-sintomi e segni clinici
ENCEFALOPATIA-sintomi e segni clinici
ENTERITE ATTINICA
ENZIMA DI CONVERSIONE DELL’ANGIOTENSINA AUMENTATA-cause
ERISIPELA
ERNIA INGUINALE
ERNIA OMBELICALE-perché i pazienti con cirrosi hanno più ernie ombelicali?
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ESAME OBIETTIVO DEI LINFONODI
ESAME OBIETTIVO DEL COLLO E DELLA TIROIDE
ESAME OBIETTIVO DEL CUORE E VASI
ESAME OBIETTIVO DEL TORACE, POLMONI E MAMMELLE
ESAME OBIETTIVO DELL’ADDOME
ESAME OBIETTIVO DELLA BOCCA,DENTI E FARINGE
ESAME OBIETTIVO DELLA COLONNA VERTEBRALE
ESAME OBIETTIVO DELLA CUTE E SOTTOCUTE
ESAME OBIETTIVO DELLA POSTURA
ESAME OBIETTIVO DELLA TESTA
ESAME OBIETTIVO GENERALE
ESAME OBIETTIVO UROGENITALE (nel maschio)
ESPLORAZIONE DIGITO-RETTALE NEL MASCHIO
ESPLORAZIONE DIGITO-RETTALE NELLA FEMMINA
Febbre associata ad eruzioni cutanee-cause
INSTABILITA’ EMODINAMICA
LESIONI ESOFAGEE-eziologia
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-epidemiologia
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-esame digitale del retto
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Diverticolite, esame obiettivo e segni clinici
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Epidemiologia
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è raccomandata l’endoscopia nella diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–quali esami di laboratorio sono utili nella diagnosi e che dati possono dare?
MALATTIE EPATOBILIARI-test epatici
METRONIDAZOLO-eccipienti importanti
METRONIDAZOLO-effetti indesiderati
NUTRIZIONE ENTERALE-quando scegliere le enterostomie per nutrizione enterale?
OCCLUSIONE COLICA DA ENDOMETRIOSI
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO ADDOMINALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO CERVICALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO TORACICO-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE ESOFAGEA-esami di imaging appropriati
PERFORAZIONE ESOFAGEA-esami di laboratorio appropriati
PERFORAZIONE ESOFAGEA-eziologia
PERFORAZIONE ESOFAGEA-il ruolo dell’endoscopia
PERFORAZIONE ESOFAGEA-indicazioni per il trattamento non chirurgico
PERFORAZIONE ESOFAGEA-procedure chirurgiche più appropriate nelle perforazioni esofagee
PERITONITE-epidemiologia
RESISTENZE OSMOTICHE ERITROCITARIE
TRAUMA DELL’ESOFAGO-classificazione e cause del trauma
TRAUMA DELL’ESOFAGO-il ruolo dell’endoscopia diagnostica
TRAUMA DELL’ESOFAGO-il ruolo della chirurgia di controllo del danno
TRAUMA DELL’ESOFAGO-incidenza
TRAUMA DELL’ESOFAGO-indicazioni per un trattamento chirurgico immediato
TRAUMA DELL’ESOFAGO-iter diagnostico appropriato
TRAUMA DELL’ESOFAGO-le indicazioni per la gestione non operativa (NOM)
TRAUMA DELL’ESOFAGO-le procedure chirurgiche più appropriate
TRAUMA DELL’ESOFAGO-sintomi
TRAUMA-risposta endocrinometabolica ed immunologica ai traumi (REMIT)

Titolo
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per la rottura
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per lo sviluppo dell’aneurisma
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-misure terapeutiche non farmacologiche
CALCOLI BILIARI-Quali sono i fattori di rischio per la formazione di calcoli biliari?
EMORROIDI-fisiopatologia
ESAME OBIETTIVO DELLA BOCCA,DENTI E FARINGE
Febbre associata a diarrea-cause
Febbre associata a linfadenite-cause
Febbre associata a meningismo-cause
Febbre associata a sintomi di angina catarrale-cause
Febbre associata a splenomegalia-cause
Febbre associata ad artralgia e mialgia-cause
Febbre associata ad eruzioni cutanee-cause
Febbre associata ad ittero-cause
FEBBRE BIFASICA-cause
Febbre con eziologia non chiara-cause
FEBBRE CONTINUA-cause
FEBBRE INTERMITTENTE-cause
FEBBRE PERIODICA-cause
FEBBRE POST-OPERATORIO-cause possibili
FEBBRE REMITTENTE-cause
FEBBRE RICORRENTE-cause
FEBBRICOLA (< 38.5°C)-cause
FERITA CHIRURGICA-caratteristiche della guarigione per “prima intenzione”
FERITA CHIRURGICA-caratteristiche della guarigione per “seconda intenzione”
FERITA CHIRURGICA-caratteristiche della guarigione per “terza intenzione”
FERITA-Classificazione delle ferite basato nella pulizia
FERITA-definizione
FERITA-fasi di guarigione della ferita
FERITE ADDOMINALI DA ARMA BIANCA
FERITE ADDOMINALI DA ARMA DA FUOCO
FERITE-TIPI DI FERITE
FIBROSI CISTICA
FILI DI SUTURA NON RIASSORBIBILI-materiali e nomi commerciali
FILI DI SUTURA RIASSORBIBILI-materiali e nomi commerciali
FILI DI SUTURA-classificazione dei fili di sutura
FILI RIASSORBIBILI-caratteristiche dei fili riassorbibili
FILI RIASSORBIBILI-fattori che influenzano riassorbimento
FILO DI SUTURA IDEALE-caratteristiche di un filo di sutura ideale
FILO DI SUTURA-caratteristiche principali di un filo di sutura
FINESTRA DUODENALE
FOSFATASI ACIDA AUMENTATA-cause
GESTIONE DELLA FERITA CHIRURGICA
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-fisiopatologia
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-le fistole diverticolari si chiudono spontaneamente?
METRONIDAZOLO-forme farmaceutiche
METRONIDAZOLO-interazioni con altri farmaci o bevande e cibi
PERITONITE -fisiopatologia
PROCTALGIA FUGACE-tutto da sapere
TIREOPATIE E FARMACI

Titolo
17 idrossicorticosteroidi urinari
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-esami di imaging
APPENDICITE ACUTA-esami di imaging
COLANGIOGRAFIA-Come differenziare il tipo della colangiografia nell’immagine radiologica?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)- Qual è l’incidenza dell’ingestione dei corpi estranei?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-da cosa dipende l’impatto del corpo estraneo esofageo?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le indicazioni per l’endoscopia nel caso di corpi estranei esofagee?
DIETA IPOLIPIDICA
DIETA NEL SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE
DIETA NELLA SUBOCCLUSIONE INTESTINALE
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-quando il diverticolo si chiama interposto?
DIVERTICOLO DEL DUODENO-incidenza
DOLORE INGUINALE POST-OPERATORIO CRONICO
DOLORE PELVICO ACUTO-indagini di approfondimento
EMATURIA INIZIALE-cause
EMORRAGIE GASTRO-INTESTINALI
EMORROIDI-indagini diagnostiche
Febbre associata ad ittero-cause
GASTROPATIA DA IPERTENSIONE PORTALE-classificazione
GONFIORE O FASTIDIO ALL’INGUINE-diagnosi differenziale
IDROCELE
ILEO PARALITICO POST-OPERATORIO
INFEZIONI DEL PIEDE DIABETICO
INSTABILITA’ EMODINAMICA
INTUSSUSCEZIONE (INVAGINAZIONE) DEL COLON
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-immagini radiologici
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è il miglior metodo di imaging confermare la diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando eseguire l’ intervento chirurgico?
METRONIDAZOLO-indicazioni
METRONIDAZOLO-interazioni con altri farmaci o bevande e cibi
NEOPLASIA DELL’INTESTINO TENUE
NUTRIZIONE PARENTERALE-la nutrizione parenterale precoce riduce le infezioni dopo un intervento chirurgico addominale maggiore 
PERFORAZIONE ESOFAGEA-esami di imaging appropriati
PNEUMOTORACE IATROGENO
PORPORA TROMBOCITOPENICA IMMUNE
PROFILASSI IN ESAMI RADIOLOGICI CON MEZZO DI CONTRASTO IN CORSO D’INSUFFICIENZA RENALE
SINGHIOZZO INCOERCIBILE
TIREOTOSSICOSI e IPERTIROIDISMO
TRAUMA DELL’ESOFAGO-incidenza
TRAUMA DELL’ESOFAGO-iter diagnostico appropriato
TRAUMA-risposta endocrinometabolica ed immunologica ai traumi (REMIT)
TUMORI CHE METASTATIZZANO NEI LINFONODI INGUINALI

Titolo

Titolo

Titolo
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-lo screening e monitoraggio
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-misure terapeutiche non farmacologiche
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-parametri da monitorare in un paziente con AAA in stato cronico
CARCINOMA DEL MONCONE GASTRICO
DIETA NELLA MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO
DIETA NELLA MALATTIA DI CROHN
Differenza tra la sindrome di Boerhaave e sindrome di Mallory-Weiss
EMATURIA MASSIVA-cause
EMATURIA MICROSCOPICA-cause
ESAME OBIETTIVO DEL TORACE, POLMONI E MAMMELLE
Febbre associata a meningismo-cause
Febbre associata ad artralgia e mialgia-cause
LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA-classificazione delle lesioni spleniche (IOS/ASST)
LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA-trattamento
MALASSORBIMENTO POST-GASTRECTOMIA
MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO (GERD)
MALATTIA DI CHAGAS (tripanosomiasi americana)
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-biopsia rettale
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-epidemiologia
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-esame digitale del retto
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-fisiopatologia
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-immagini radiologici
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-lavaggio rettale
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-manometria anorettale
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-segni e sintomi
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-trattamento
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Cosa sono gli pseudo-diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Diverticolite, cos’è?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Diverticolite, esame obiettivo e segni clinici
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Dove si localizzano più frequentemente i diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Epidemiologia
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- in quali pazienti le complicanze possono essere più gravi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- La diverticolite può mimare altre condizioni?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Perché si formano i diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Perché si sviluppa la diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- qual è il trattamento dell’ascesso che si crea dopo la perforazione?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- qual è la classificazione della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Qual’è la prognosi della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Quali sono i sintomi della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- quali sono le complicanze della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-che dati ci può dare una radiografia diretta addominale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-che dieta effettuare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come devono essere rivalutati i pazienti trattati con successo con la terapia medica?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come può essere gestita la diverticolite non complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come si pone la diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-cos’è la diverticolosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-cosa sono i diverticoli intestinali?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-da cosa dipende la gestione del paziente?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-diagnosi differenziale
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è consigliato l’uso dell’aspirina?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è consigliato l’uso di antinfiammatori steroidei e corticosteroidei?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-è raccomandata l’endoscopia nella diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-il drenaggio percutaneo dell’ascesso comporta una maggiore recidiva?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-in cosa consiste trattamento ospedaliero?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-in cosa consiste un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-le fistole diverticolari si chiudono spontaneamente?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è il miglior metodo di imaging confermare la diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è il trattamento nel caso di ostruzione?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è l’approccio iniziale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quale antibiotico usare in un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quale esame ci permette di distinguere tra diverticolite semplice e complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali antibiotici usare in regime ospedaliero?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali antidolorifici usare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali pazienti possono iniziare un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali possono essere i dati della TC nella diagnosi?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando eseguire l’ intervento chirurgico?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando eseguire una colectomia d’emergenza?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando ricoverare un paziente?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando si definisce diverticolite semplice e quando complicata?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-sono necessari gli antibiotici nella malattia lieve e semplice?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–quali esami di laboratorio sono utili nella diagnosi e che dati possono dare?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON–si può usare il clistere con contrasto nella diagnosi?
MALATTIE DELL’ APPARATO RESPIRATORIO- strumenti diagnostici
MALATTIE EPATOBILIARI-test epatici
MASSE DEL COLLO
METRONIDAZOLO-Assorbimento e metabolismo
METRONIDAZOLO-Avvertenze e precauzioni
METRONIDAZOLO-categoria farmaceutica
METRONIDAZOLO-controindicazioni
METRONIDAZOLO-dosaggio
METRONIDAZOLO-eccipienti importanti
METRONIDAZOLO-effetti indesiderati
METRONIDAZOLO-forme farmaceutiche
METRONIDAZOLO-Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
METRONIDAZOLO-indicazioni
METRONIDAZOLO-interazioni con altri farmaci o bevande e cibi
METRONIDAZOLO-meccanismo di azione
METRONIDAZOLO-uso durante lattazione
METRONIDAZOLO-uso in gravidanza
MEZZO DI CONTRASTO
MILZA ACCESSORIA
MIXEDEMA PRETIBIALE
POLIPOSI ASSOCIATA A MUTYH
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA-indicazioni all’uso del mezzo di contrasto
TUMORI CHE METASTATIZZANO NEI LINFONODI INGUINALI
UNITÀ PRINCIPALI DI MISURA

Titolo
ADDOME ACUTO-quali patologie pensare per prima?
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE-prognosi
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-parametri da monitorare in un paziente con AAA in stato cronico
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-pazienti più a rischio di complicanze
APPENDICECTOMIA-complicanze postoperatorie
APPENDICITE ACUTA-patogenesi
ASCESSO PERIANALE
ATELETTASIA POLMONARE
CAMBIAMENTI DEL PESO-domande da fare al paziente
CATECOLAMINE PLASMATICHE
COLECISTITE ACUTA-Errori comuni nel periodo preoperatorio della colecistite acuta
COLECISTITE ACUTA-quali sono i passaggi essenziali nella valutazione del colecistite acuta?
COPROCOLTURA IN PRONTO SOCCORSO
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quali sono le procedure chirurgiche più appropriate nel caso di corpi estranei esofagee?
DIETA NELLA PANCREATITE ACUTA
DIETA NELLA PANCREATITE CRONICA
DIETA PER PAZIENTE STOMIZZATO
DIETA PER PAZIENTI OPERATI AL COLON
Differenza tra atelettasia polmonare e pneumotorace
DIVERTICOLO DEL DUODENO-procedimenti diretti
DIVERTICOLO DEL DUODENO-procedimenti indiretti
DOLORE ADDOMINALE-domande da fare al paziente
DOLORE PELVICO ACUTO-segni di allarme
EMBRIOLOGIA DELLE GHIANDOLE PARATIROIDE
ERNIA OMBELICALE-perché i pazienti con cirrosi hanno più ernie ombelicali?
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ESAME OBIETTIVO DEL TORACE, POLMONI E MAMMELLE
ESAME OBIETTIVO DELLA POSTURA
FERITA-Classificazione delle ferite basato nella pulizia
ILEO PARALITICO POST-OPERATORIO
INFEZIONI DEL PIEDE DIABETICO
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Cosa sono gli pseudo-diverticoli?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Qual’è la prognosi della diverticolite?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali pazienti possono iniziare un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando ricoverare un paziente?
METRONIDAZOLO-Avvertenze e precauzioni
MIXEDEMA PRETIBIALE
NUTRIZIONE ENTERALE-principio della nutrizione enterale
NUTRIZIONE PARENTERALE-principio della nutrizione parenterale
OSMOLARITÀ PLASMATICA
PARATORMONE SIERICO (PTH)
PARATORMONE SIERICO (PTH)
PAZIENTE CHIRURGICO-risposta infiammatoria nel paziente chirurgico
pCO2 nel sangue
PERDITE VAGINALI-le domande da porre alla paziente
PERDITE VAGINALI-segni di allarme
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO ADDOMINALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO CERVICALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO TORACICO-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE ESOFAGEA-esami di imaging appropriati
PERFORAZIONE ESOFAGEA-esami di laboratorio appropriati
PERFORAZIONE ESOFAGEA-eziologia
PERFORAZIONE ESOFAGEA-il ruolo dell’endoscopia
PERFORAZIONE ESOFAGEA-indicazioni per il trattamento non chirurgico
PERFORAZIONE ESOFAGEA-procedure chirurgiche più appropriate nelle perforazioni esofagee
PERITONITE -fisiopatologia
PERITONITE GENERALIZZATA (DIFFUSA)-quadro clinico e trattamento
PERITONITE LOCALIZZATA-quadro clinico e trattamento
PERITONITE-definizione e tipi
PERITONITE-epidemiologia
PERITONITE-terapia
pH del sangue
PIASTRINE (trombociti)
PLASMINOGENO
PNEUMOTORACE
PNEUMOTORACE IATROGENO
PNEUMOTORACE NON TRAUMATICA
PNEUMOTORACE SPONTANEO
POLIPI INTESTINALI-classificazione
POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE
POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE ATTENUATO
POLIPOSI ASSOCIATA A MUTYH
PORPORA TROMBOCITOPENICA IMMUNE
POTASSIO NEL SANGUE (potassiemia)
POTASSIO URINARIO
PREALBUMINA
PROCTALGIA FUGACE-tutto da sapere
PROFILASSI IN ESAMI RADIOLOGICI CON MEZZO DI CONTRASTO IN CORSO D’INSUFFICIENZA RENALE
PROGESTERONE PLASMATICO
PROLATTINA PLASMATICA
Proteina C e proteina S coagulativa
PROTEINA C REATTIVA (PCR)
Proteina di Bence Jones
PROTEINE DEL PLASMA
PROTEINE TOTALI SIERICHE
PSEUDOCOLINESTERASI
PSEUDOEMATURIA-cause della pseudoematuria
PT (tempo di protrombina)
Reticolociti nel sangue periferico
SINDROME DI PEUTZ-JEGHERS
SINDROME DI POLIPOSI GIOVANILE
TRAUMA DELL’ESOFAGO-le procedure chirurgiche più appropriate
VALUTAZIONE CLINICA DEL PAZIENTE

Titolo
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per la rottura
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per lo sviluppo dell’aneurisma
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-pazienti più a rischio di complicanze
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-ruolo dei beta-bloccanti
DIETA DOPO RESEZIONE GASTRICA
DIETA NELLA MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO
DIETA NELLA RETTOCOLITE ULCEROSA
FILI RIASSORBIBILI-caratteristiche dei fili riassorbibili
FILI RIASSORBIBILI-fattori che influenzano riassorbimento
GASTRITE DA REFLUSSO BILIARE
LESIONI TRAUMATICHE DEL RETTO
MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO (GERD)
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-che dati ci può dare una radiografia diretta addominale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-il drenaggio percutaneo dell’ascesso comporta una maggiore recidiva?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali antibiotici usare in regime ospedaliero?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quando ricoverare un paziente?
PAZIENTE CHIRURGICO-risposta infiammatoria nel paziente chirurgico
PROFILASSI IN ESAMI RADIOLOGICI CON MEZZO DI CONTRASTO IN CORSO D’INSUFFICIENZA RENALE
PROTEINA C REATTIVA (PCR)
RAGADE ANALE-trattamento conservativo
RAME SIERICO
REAZIONE DI WAALER-ROSE
REAZIONE DI WAIL-FELIX
REAZIONE DI WIDAL
REAZIONE DI WRIGHT
Red Cell Distribution Width (RDW)
RESISTENZE OSMOTICHE ERITROCITARIE
Reticolociti nel sangue periferico
SINDROME DA RIVASCOLARIZZAZIONE (sindrome di Letac)
SINTOMI RESPIRATORI
TRAUMA-risposta endocrinometabolica ed immunologica ai traumi (REMIT)
ULCERA RECIDIVA POST-GASTRECTOMIA
ULCERA SOLITARIA DEL RETTO-tutto da sapere

Titolo
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-fattori di rischio per lo sviluppo dell’aneurisma
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-lo screening e monitoraggio
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-sintomi e segni clinici 
APPENDICITE ACUTA-sintomi e segni clinici
CANCRO DEL COLON-differenza tra cancro del colon sinistro e destro
CARCINOMA SPINOCELLULARE
CLORO NEL SIERO (cloremia)
CORTISOLO SIERICO
CREATINCHINASI TOTALE SIERICA
CROMO SIERICO
Crush syndrome (sindrome da schiacciamento)
DIETA NEL SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE
DIETA NELLA SUBOCCLUSIONE INTESTINALE
DIETA PER PAZIENTE STOMIZZATO
DIETA SEMILIQUIDA
Differenza tra la sindrome di Boerhaave e sindrome di Mallory-Weiss
DIVERTICOLO DEL DUODENO ENDOLUMINALE O CONGENITO-sintomi
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-la sede più frequente
DIVERTICOLO DEL DUODENO EXTRALUMINALE O ACQUISITO-sintomi
DOLORE ADDOMINALE E SHOCK
DOLORE ADDOMINALE-segni di allarme
ENCEFALOPATIA-sintomi e segni clinici
ESAME OBIETTIVO DELLA CUTE E SOTTOCUTE
Febbre associata a splenomegalia-cause
FILI DI SUTURA NON RIASSORBIBILI-materiali e nomi commerciali
FILI DI SUTURA RIASSORBIBILI-materiali e nomi commerciali
FILI DI SUTURA-classificazione dei fili di sutura
FILO DI SUTURA IDEALE-caratteristiche di un filo di sutura ideale
FILO DI SUTURA-caratteristiche principali di un filo di sutura
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-segni e sintomi
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- Quali sono i sintomi della diverticolite?
MALATTIE DELL’ APPARATO RESPIRATORIO- strumenti diagnostici
NUTRIZIONE ARTIFICIALE-scelta fra nutrizione enterale e parenterale
NUTRIZIONE ENTERALE-quando scegliere la sonda nasale per nutrizione enterale?
OSSITOCINASI SIERICA
PARATORMONE SIERICO (PTH)
pCO2 nel sangue
pH del sangue
PNEUMOTORACE SPONTANEO
POTASSIO NEL SANGUE (potassiemia)
PROTEINE TOTALI SIERICHE
qSOFA score
Reticolociti nel sangue periferico
SANGUINAMENTO UTERINO ANOMALO-definizione
SCATOLA ADDOMINALE-concetto,componenti e le funzioni 
SCINTIGRAFIA TIROIDEA
SINDROME CEREBELLARE ACUTA-segni clinici
SINDROME DA CARCINOIDE
SINDROME DA DEFECAZIONE OSTRUITA (ODS)
SINDROME DA RIVASCOLARIZZAZIONE (sindrome di Letac)
SINDROME DEL COMPASSO AORTO-MESENTERICO
SINDROME DEL LOBO MEDIO
SINDROME DELL’ANSA AFFERENTE
SINDROME DELL’ANSA CIECA
SINDROME DELL’ANSA ESCLUSA (Small Intestinal Bacterial Overgrowth)
SINDROME DELLO SCHIACCIANOCI
Sindrome di Barsony-Teschendorf
SINDROME DI BOERHAAVE
SINDROME DI LERICHE
SINDROME DI LYNCH
SINDROME DI OLGIVIE (PSEUDO-OSTRUZIONE DEL COLON)
SINDROME DI PEUTZ-JEGHERS
SINDROME DI POLIPOSI GIOVANILE
SINDROME NEFROSICA-complicanze
SINDROME POST-COLECISTECTOMIA
SINDROMI POST GASTRECTOMIA
SINGHIOZZO INCOERCIBILE
SINTOMI CARDIOVASCOLARI
SINTOMI GASTROINTESTINALI
SINTOMI LEGATI A PROBLEMI LOCALIZZATI AL COLLO
SINTOMI LEGATI AI PROBLEMI DEL NASO
SINTOMI LEGATI AI PROBLEMI DELL’ORECCHIO
SINTOMI LEGATI AI PROBLEMI DELLA BOCCA E DELLA GOLA
SINTOMI OCULARI
SINTOMI RESPIRATORI
SINTOMI URINARI
SINTOMI-cosa devi valutare in un sintomo?
SPLENOMEGALIA
STENOSI ISCHEMICHE DEL COLON
STOMACO-parti dello stomaco
TRAUMA DELL’ESOFAGO-sintomi
ULCERA SOLITARIA DEL RETTO-tutto da sapere
VOLVOLO DELLO STOMACO

Titolo
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-misure terapeutiche non farmacologiche
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-quando e come trattare un aneurisma dell’aorta addominale in stato cronico
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-test laboratorici
ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE(AAA)-trattamento dello stato acuto
APPENDICITE ACUTA-terapia antibiotica pre e post-operatoria
APPENDICITE ACUTA-trattamento chirurgico
APPENDICITE ACUTA-trattamento non operatorio
CARCINOMA PAPILLARE DELLA TIROIDE
COLICA BILIARE-trattamento
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Chi dovrebbe sottoporsi a un trattamento chirurgico e quali sono i tempi appropriati per l’intervento chirurgico nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-È consigliato esame del transito con contrasto nel caso di corpi estranei esofagee?
CORPI ESTRANEI ESOFAGEI (CEE)-Quando deve essere fatta la tomografia computerizzata (TAC) nel caso di corpi estranei esofagee?
DELIRIO IPERATTIVO-trattamento
DIVERTICOLO DEL DUODENO-modalità del trattamento endoscopico
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento chirurgico
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento conservativo
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento conservativo
DIVERTICOLO DEL DUODENO-trattamento radiologico-interventistico
ECOGRAFIA TIROIDEA
EMATURIA TERMINALE-cause
EMATURIA TOTALE-cause
EMBRIOLOGIA DELLA GHIANDOLA TIROIDE
EMORROIDI-terapia medica
ESAME OBIETTIVO DEL COLLO E DELLA TIROIDE
ESAME OBIETTIVO DEL TORACE, POLMONI E MAMMELLE
ESAME OBIETTIVO DELLA TESTA
FERITE-TIPI DI FERITE
Gli errori più comuni nella terapia antibiotica
LESIONI TRAUMATICHE DEL COLON
LESIONI TRAUMATICHE DEL RETTO
LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA-classificazione delle lesioni spleniche (IOS/ASST)
LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA-trattamento
MALATTIA DI CHAGAS (tripanosomiasi americana)
MALATTIA DI HIRSCHSPRUNG-trattamento
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON- qual è il trattamento dell’ascesso che si crea dopo la perforazione?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-come devono essere rivalutati i pazienti trattati con successo con la terapia medica?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-in cosa consiste trattamento ospedaliero?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-in cosa consiste un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-qual è il trattamento nel caso di ostruzione?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quale antibiotico usare in un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali pazienti possono iniziare un regime di trattamento ambulatoriale?
MALATTIA DIVERTICOLARE DEL COLON-quali possono essere i dati della TC nella diagnosi?
MALATTIE EPATOBILIARI-test epatici
OBESITA’-trattamento multidisciplinare
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO ADDOMINALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO CERVICALE-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE DELL’ESOFAGO TORACICO-tecnica chirurgica
PERFORAZIONE ESOFAGEA-indicazioni per il trattamento non chirurgico
PERITONITE-definizione e tipi
PERITONITE-terapia
PIASTRINE (trombociti)
PORPORA TROMBOCITOPENICA IMMUNE
PT (tempo di protrombina)
RAGADE ANALE-trattamento conservativo
SCINTIGRAFIA TIROIDEA
Sindrome di Barsony-Teschendorf
TERAPIA ANTIBIOTICA-Best practice per la prescrizione di antimicrobici
THYROXINE BINDING GLOBULIN
TIREOPATIE E FARMACI
TIREOTOSSICOSI e IPERTIROIDISMO
Tomografia computerizzata nel trauma addominale
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA-indicazioni all’uso del mezzo di contrasto
TOSSOCARIASI
TRAUMA ADDOMINALE
TRAUMA ADDOMINALE CHIUSO
TRAUMA ADDOMINALE PENETRANTE
TRAUMA DEL TORACE-diagnostica strumentale e laboratoristica
TRAUMA DEL TORACE-introduzione
TRAUMA DELL’ESOFAGO-classificazione e cause del trauma
TRAUMA DELL’ESOFAGO-il ruolo dell’endoscopia diagnostica
TRAUMA DELL’ESOFAGO-il ruolo della chirurgia di controllo del danno
TRAUMA DELL’ESOFAGO-incidenza
TRAUMA DELL’ESOFAGO-indicazioni per un trattamento chirurgico immediato
TRAUMA DELL’ESOFAGO-iter diagnostico appropriato
TRAUMA DELL’ESOFAGO-le indicazioni per la gestione non operativa (NOM)
TRAUMA DELL’ESOFAGO-le procedure chirurgiche più appropriate
TRAUMA DELL’ESOFAGO-sintomi
TRAUMA-risposta endocrinometabolica ed immunologica ai traumi (REMIT)
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