L’identificazione diretta e indiretta delle strutture biliari durante colecistectomia è l’obiettivo principale per evitare lesioni biliari da mis-identificazione.
A questo scopo abbiamo diversi strumenti a disposizione:
Colangiografia intraoperatoria (IOC)
Questa procedura consente un mappaggio indiretto dell’anatomia biliare intra- ed extra-epatica.
La colangiografia intraoperatoria ci da informazioni anche per la presenza o no di calcoli della via biliare.
Se in dubbio di aver fatto un buco nella via biliare la IOC conferma o esclude tale lesione.
Non si dovrebbe fare una colecisti se non si è in grado di fare una IOC velocemente (competenza e disponibilità amplificatore brillanza) e saperla interpretare correttamente.
Vedi anche: COLANGIOGRAFIA INTRAOPERATORIA
Verde di indocianina (ICG)
Il verde indocianina permette una visualizzazione diretta della via biliare (le strutture diventano verdi).
La sua performance diminuisce nei casi con severa infiammazione.
Consente anche una sorta di angiografia intraoperatoria.
Evitere di iniettarla nella colecisti per il rischio di “spingere” calcoli dalla colecisti dentro al coledoco.
Sia IOC che ICG aiutano a delineare l’anatomia biliare ma non ti dicono se le strutture sono fuse tra loro.
In termini di mappaggio biliare indiretto è utile considerare l’utilità di immagini dell’anatomia biliare da MRI biliare o CPRE.
Tali immagini possono essere già disponibili per via dell’iter clinico del paziente con litiasi biliare.
In assenza di immagini preoperatorie non è una cattiva ideasi può pensare di organizzare un’MRCP preoperatoria in pazienti complessi per avere notizie sull’anatomia biliare.