L’endoscopia flessibile rimane l’approccio di “prima linea” nel caso di CEE; l’endoscopia rigida ha un posto come terapia di “seconda linea”.
L’endoscopia rigida attraverso endoscopi rigidi deve essere presa in considerazione in caso di CEE localizzato nell’esofago superiore (tallone d’Achille di endoscopia flessibile) e in caso di ingestione di CEE con sintomi respiratori concomitanti o sospetto di CEE nelle vie aeree superiori.
L’uso del diverticoloscopio bivalvolare di Weerda è un’altra opzione in quanto consente la dilatazione e l’apertura dello sfintere esofageo superiore.
È anche possibile un approccio combinato che utilizza un endoscopio flessibile introdotto attraverso il diverticoloscopio Weerda. Inoltre, attraverso il diverticoloscopio, lo è possibile utilizzare la pinza da presa laparoscopica per il recupero.
Una recente meta-analisi che ha confrontato l’endoscopia flessibile con quella rigida per il recupero del CE esofageo superiore ha mostrato che entrambi erano efficaci e sicuri, con successo simile e tassi di complicanze generali.