La disbiosi è definita dalla transizione verso un disbioma ed è un cambiamento funzionale nel microbiota intestinale associato alla crescita eccessiva di agenti patogeni che altera drasticamente le risposte immunitarie.
La disbiosi è caratterizzata da vari cambiamenti tra cui la perdita di diversità (predominanza di un gruppo batterico) e la diminuzione della ricchezza (diminuzione del numero di specie diverse).
Entrambe le condizioni sono importanti in termini di risposta immunitaria.
Un principio importante da tener presente è che la disbiosi intestinale non rappresenta una condizione patologica a sé stante, quanto piuttosto un fattore predisponente e di mantenimento di tutta una serie di patologie che sono a essa associate.
Questa perdita di diversità microbica riflette una grave sovrarappresentazione di organismi patogeni e una diminuzione di organismi non patogeni, che combinati con la perdita di integrità della barriera intestinale producono un maggiore potenziale di traslocazione in siti extra-intestinali. Questo stato potenzia la cascata infiammatoria e contribuisce all’insufficienza d’organo multisistemica.
Come riconoscerla la disbiosi?
Attualmente soltanto un test del microbiota intestinale è in grado di permettere di diagnosticare una disbiosi intestinale.
Il test del microbiota permette una valutazione della composizione e dell’equilibrio del microbiota intestinale: non è un test diagnostico per una patologia specifica e non sostituisce una diagnosi medica.
Referenze:
Coccolini, F., Sartelli, M., Sawyer, R. et al. Source control in emergency general surgery: WSES, GAIS, SIS-E, SIS-A guidelines. World J Emerg Surg 18, 41 (2023). https://doi.org/10.1186/s13017-023-00509-4