Definizione
Le emorragie gastro-intestinali si definiscono come una perdita di sangue, recentemente instauratasi, da una fonte localizzata nel lume gastrointestinale, che provochi alterazione ed instabilità dei parametri vitali, anemia e/o necessità di emotrasfusioni.
Quale elemento definisce se emorragia è del tratto superiore o inferiore?
Il legamento di Treitz stabilisce l’elemento di confine per definire tali emorragie di pertinenza del tratto gastrointestinale superiore, se prossimali ad esso, o del tratto gastrointestinale inferiore, se distali.
Come possono essere classificate le emorragie gastro-intestinali in base alle caratteristiche organolettiche del materiale emesso e dalla via di emissione?
Ematemesi
L’emissione di sangue per via orale, ovvero vomito di materiale ematico che può essere di colore rosso vivo, se l’emorragia è stata importante e rapida.
Vomito caffeano
L’emissione di contenuto emorragico che è stata importante ma lenta (e ha permesso quindi la digestione chimica da parte dei succhi gastrici).
Melena
Emissione di feci nere, contenenti cioè sangue i cui pigmenti sono stati trasformati dall’azione dei succhi digestivi e dalla flora batterica intestinale.
La melena in genere è espressione di un sanguinamento a bassa portata, essa si verifica per una perdita ematica, comunque, superiore a 50-100 ml.
La melena è più frequentemente dovuta ad una emorragia del tratto gastrointestinale medio-alto (a monte della valvola ileo-cecale), ma può tuttavia associarsi a sanguinamento localizzato in qualunque punto del tubo digerente tra la bocca ed il sigma distale a condizione che il sangue abbia ristagnato nel lume intestinale per un certo intervallo di tempo o che il sanguinamento non sia stato così importante da indurre la peristalsi.
Enterorragia o ematochezia o proctorragia
Emissione di sangue rosso vivo, che tende a coagulare.
L’enterorragia si verifica generalmente per lesioni del tratto gastrointestinale inferiore, in genere di origine colica.
L’enterorragia può assumere valenze diverse a seconda dei rapporti che si vengono a creare tra feci, sangue e altro materiale intestinale emesso:
-l’emissione di sangue con alvo diarroico suggerisce una emorragia importante;
-l’emissione di sangue con diarrea, muco e pus deve far pensare ad una malattia infiammatoria cronica intestinale;
-Il sangue frammisto a feci formate deriva presumibilmente a monte dell’ampolla rettale;
-il sangue sulla superficie delle feci formate o emesso successivamente per gocciolamento è di probabile origine ampollare o ano-rettale;
Sangue occulto nelle feci
L’emissione cronica di piccoli quantitativi di sangue (inferiori a 50-100 mL) commisto a feci, è rilevabile solo attraverso indagini di laboratorio.