In cosa consiste la tecnica chirurgica?
Oggi, prevalentemente a causa della non agevole esecuzione tecnica, non è quasi più eseguita.
La procedura come originariamente descritta, prevede un’incisione circolare all’altezza della linea dentata per ogni plesso da trattare.
Attraverso questa incisione si procede, verso l’alto, alla dissezione del tessuto emorroidario.
Dopo aver provveduto alla legatura del peduncolo vascolare, il plesso emorroidario viene rimosso e si procede alla sintesi, all’altezza della linea dentata, della mucosa al canale anale.
Quali sono i risultati di questa tecnica?
Allorquando la tecnica è eseguita in maniera conforme alle originali indicazioni di Whitehead i risultati riportati sono sovrapponibili a quelli delle altre emorroidectomie.
Quali sono le complicanze di questa tecnica?
La Whitehead è certamente la tecnica che consente la più completa escissione del tessuto emorroidario, ma non è stata mai ben accolta a causa della cosiddetta “deformità anale di Whitehead”.
In realtà si tratta di un ectropion mucoso iatrogeno, dovuto alla sutura tra mucosa rettale e linea dentata o, per errore, alla cute anale.
La complicanza quasi costante di questo intervento è l’incontinenza anale, variabile dall’ano umido alla incontinenza fecale.
E’ frequente anche la deiscenza delle suture per l’eccessiva tensione.