Qual è il principio della tecnica?
Anche la diatermia bipolare è una tecnica che sfrutta il calore per determinare una distruzione del tessuto emorroidario con conseguente ulcerazione, fibrosi e fissazione del tessuto mucoso agli strati sottostanti.
Questa metodologia di applicazione della corrente elettrica ai tessuti, a differenza di quanto accade per la corrente monopolare, la fotocoagulazione e la terapia con laser, ne limiterebbe il danno in profondità.
Come si applica la tecnica?
La tecnica, originariamente sviluppata per il trattamento di ulcere dell’apparato digerente superiore, prevede l’uso di pinze dedicate collegate a un generatore ed azionate da un comando a pedale.
Il calore si produce nel passaggio della corrente elettrica attraverso gli elettrodi adiacenti posizionati nella punta della pinza.
Dopo pochi istanti dall’applicazione si forma un coagulo biancastro che si estende in profondità per circa 3 mm. Tutte le emorroidi possono essere trattate in una sola seduta e generalmente non è necessaria alcuna anestesia.
Quali sono i risultati della diatermia bipolare?
Sono stati eseguiti diversi studi che comparano la diatermia bipolare con altri trattamenti ambulatoriali. Randa e Hiltonhanno comparato la diatermia bipolare con il trattamento con l’Ultroid (diatermia monopolare): entrambe le procedure risultavano parimenti efficaci ma in relazione al minor tempo necessario per la procedura,la diatermia bipolare era più accettata dai pazienti.
Anche Yang in un suo studio evidenzia minor dolore post operatorio nell’utilizzo della diatermia rispetto alla tecnica con monopolare.
Infine in un ulteriore studio di Hilton e Dennison si evidenziano vantaggi rispetto alla fotocoagulazione in termini di minore penetrazione in profondità del calore e quindi conseguenti minori danni collaterali; vi è pertanto la possibilità di trattare più plessi in un’unica seduta.