Quali sono i meccanismi fisiopatologici che caratterizzano lo strozzamento?
Il meccanismo fisiopatologico che caratterizza lo strozzamento erniario è rappresentato dalla stasi venosa.
La compressione esercitata dall’anello fibroso sul peduncolo vascolare determina un ostacolo al deflusso venoso lasciando, almeno inizialmente, inalterato l’afflusso arterioso (le arteria hanno maggiore resistenza perché dotate della tonaca muscolare media).
Il passo successivo è rappresentato dall’edema da stasi, che aggrava a sua volta la compressione sul peduncolo, dall’ipossia anossica, dall’infarcimento emorragico e infine dalla gangrena del viscere conseguente alla sovrainfezione di saprofiti di origine intestinale.
In una fase più avanzata, col sopraggiungere dell’infarcimento emorragico, le lesioni divengono irreversibili: l’ansa si presenta di colore violaceo che non regredisce dopo lo sbrigliamento, così come persiste la dilatazione paralitica per assenza dei movimenti peristaltici.
In fase gangrenosa, infine, l’ansa appare di colorito nerastro.Ciò rappresenta l’evento immediatamente precedente alla perforazione del viscere.
La terapia dello strozzamento erniario è invariabilmente chirurgica e deve essere condotta con carattere di urgenza.