Una frattura metacarpale è una lesione ossea che coinvolge uno o più dei cinque metacarpi, che sono le ossa lunghe nella parte superiore della mano che collegano le dita alle ossa del polso.

Da wikipedia CC BY-SA 3.0
Queste fratture possono verificarsi a seguito di traumi o lesioni dirette alla mano, come cadute o impatti, o a causa di forze eccessive applicate alle dita o al dorso della mano.
I sintomi tipici di una frattura del metacarpo includono dolore, gonfiore, deformità visibile, difficoltà nel muovere le dita e l’area circostante, e talvolta ematoma (un’accumulazione di sangue) nell’area colpita.
Il trattamento di una frattura del metacarpo dipende dalla gravità della lesione. In alcuni casi, potrebbe essere sufficiente un trattamento conservativo, come il riposo, il ghiaccio e l’immobilizzazione con un tutore o un’ingessatura.
Tuttavia, nelle fratture più gravi o instabili, potrebbe essere necessaria un’intervento chirurgico per riposizionare e fissare l’osso con viti, piastre o altri dispositivi ortopedici.
È importante cercare assistenza medica immediata se si sospetta di avere una frattura del metacarpo, in quanto un trattamento tempestivo può contribuire a una migliore guarigione e ridurre il rischio di complicazioni a lungo termine.
Si esegue manovra riduttiva e si confeziona gesso avambraccio-mano con 4° e 5° dito inclusi;
Rx di controllo: frattura ridotta in gesso;
Apparecchio gessato ben tollerato, con motilità, sensibilità e circolo periferici normali;
Apparecchio gessato per giorni 30 gg.
Arto in scarico. Controllo motilità e circolo.
Si informa il Paziente sulle possibili complicanze (in particolare tromboflebiti, piaghe da decubito in gesso).
Paracetamolo 1000: 1 cp al bisogno, ripetibile ogni 12 ore, per non più di 3 gg consecutivi;
Controllo clinico e Rx fra 7 gg.
Tra 30 gg nuovo controllo presso i nostri ambulatori per rimozione gesso e eventuali ulteriori provvedimenti.