Le infezioni necrotizzanti dei tessuti molli rappresentano la terza causa più frequente di sepsi grave e shock settico dopo polmonite e infezioni intra-addominali in alcune casistiche.
Le misure di source control nelle infezioni necrotizzanti dei tessuti molli (NSTI) sono evidenti.
Lo spettro delle malattie che rientrano in questo gruppo può presentarsi in modo diverso e così categorizzato, a seconda del microrganismo causativo, dell’estensione o dei sintomi clinici.
È stata descritta una categorizzazione clinica che dipende dalla presenza di shock settico e dall’urgenza della necessità di procedure chirurgiche al fine di ottenere il controllo della fonte con esiti peggiori in quelli con terapia inadeguata e sepsi.
Il source control in queste infezioni comprende azioni topiche, incisione e drenaggio, sbrigliamento, fino all’amputazione.
Raccomandazioni recenti sull’approccio relativo all’NSTI affermano che in casi incerti il tempo non dovrebbe essere sprecato nella diagnosi clinica estesa o nella valutazione della gravità del paziente o nell’esitare sull’estensione della prima incisione.
Dovrebbe essere eseguita un’incisione profonda fino alla fascia e se viene diagnosticata la fascite necrotizzante, dovrebbe essere implementato il debridement radicale.
Indipendentemente dalla classe del paziente, intervento chirurgico tempestivo ed esteso e successive procedure di sbrigliamento, se necessario, per scartare l’estensione locale in corso; deve sempre essere associato ad antibiotici ad ampio spettro.
Un primo intervento chirurgico ritardato (più di 12 ore) è associato a una mortalità più elevata.
Gli antibiotici dovrebbero essere somministrati a tutti i pazienti con shock settico nelle prime 6 ore e la durata del trattamento antibiotico può essere compresa tra 7 e 14 giorni.
Referenze:
Coccolini, F., Sartelli, M., Sawyer, R. et al. Source control in emergency general surgery: WSES, GAIS, SIS-E, SIS-A guidelines. World J Emerg Surg 18, 41 (2023). https://doi.org/10.1186/s13017-023-00509-4