Gli indici di flogosi possono essere aumentati: la conta dei globuli bianchi può mostrare leucocitosi (ma può essere normale nei pazienti immunocompromessi, anziani o nei malati meno gravi), la PCR (proteina C reattiva) e la PCT (procalcitonina) sono altri due indici di flogosi che possono essere superiori alla norma in caso di infiammazione. Sono aspecifici ma insieme ai segni clinici, esame obiettivo ed anamnesi ci indirizzano ad una corretta diagnosi.
Un dosaggio di emoglobina è importante nei pazienti che segnalano ematochezia. Può evidenziare anemizzazione.
Il dosaggio degli elettroliti può essere utile nel paziente con vomito o diarrea. Ipo/ipernatriemia e ipo/iperkaliemia andranno corretti.
I livelli di enzimi epatici e lipasi possono aiutare ad escludere altre cause di dolore addominale (colangite, pancreatite….).
L’analisi delle urine può rivelare globuli rossi o bianchi presenti nelle urine nei pazienti con una fistola colovesicale o con diverticolite adiacente agli ureteri o alla vescica.
Un esame colturale delle urine può distinguere la piuria sterile a causa dell’infiammazione dall’infezione polimicrobica a causa di una fistola.
N.B:
E’ importante valutare la funzionalità renale prima della somministrazione del mezzo di contrasto endovenoso o prima di iniziare una terapia antibiotica endovenosa.
E’ importante ottenere emocolture prima della somministrazione della terapia antimicrobica parenterale empirica in pazienti gravemente ammalati o in pazienti con patologie complicate.
Eseguire un test di gravidanza in qualsiasi donna in età fertile con dolore addominale ci aiuterà nella diagnosi differenziale.