Esami del sangue di routine (emocromo, concentrazioni sieriche di sodio, potassio, cloro, magnesio, calcio, urea creatinina, test epatici (bilirubina, alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi), pH e lattato sierico) devono essere eseguiti in pazienti con sospetto di perforazione esofagea.
La presentazione clinica e biologica iniziale di perforazione esofagea non ha schemi specifici; le fasi tardive sono caratterizzate da segni di infiammazione e sepsi.
Per evitare ritardi nella diagnosi (> 50% dei casi) e consentire una gestione tempestiva, è richiesto un alto grado di sospetto alla presentazione del paziente.
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