La terapia di ogni forma di peritonite è indubbiamente eziologica.
Indipendentemente dalla causa che ha generato la peritonite, però, si dovranno attuare una serie di trattamenti volti a stabilizzare le condizioni emodinamiche del paziente e prevenire l’evoluzione verso l’irreversibilità:
- adeguata infusione di liquidi;
- correzione degli squilibri idroelettrolitici;
- correzione dell’acidosi metabolica;
- utilizzo di farmaci cardiotonici;
- trattamento dell’infezione;
- prevenzione dello shock e dei deficit d’organo;
- adeguata protezione gastrica;
- monitoraggio della diuresi e dei parametri vitali.
a) Peritonite primaria, batterica spontanea
Terapia di prima scelta:
Ampicillina/sulbactam,piperacillina/tazobactam o piperacillina/sulbactam per 5-14 giorni.
Alternative:
Cefotaxime, ceftriaxone.
b) Peritonite secondaria
Terapia di prima scelta:
Cefalosporine (2a/3a gen.) + metronidazolo, ertapenem per 5-7 giorni.
Alternative:
Ampicillina/sulbactam, piperacillina/tazobactam, carbapenemi, chinoloni + metronidazolo, chinoloni (gruppo IV).
c) ln dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD)
Terapia di prima scelta:
Cefalosporine (3a gen.) + vancomicina (intraperitonealmente, nei casi gravi + i.v.).
Alternative:
Vancomicina + aminoglicosidi.
In tutti tipi di peritonite somministrare carbapenemi in caso di alta percentuale di Klebsielle ESBL-positive ed E. coli.