La scintigrafia tiroidea è una tecnica di diagnostica per immagini che fornisce informazioni sulla funzionalità della tiroide. La scintigrafia tiroidea è generalmente prescritta dopo che un’ecografia della tiroide ha riscontrato la presenza di noduli.

Quali sono le indicazioni per la scintigrafia tiroidea?
- Noduli tossici autonomi (l’unica indicazione assoluta nella tireotossicosi).
- Tireotossicosi con la presenza delle nodularità. Può identificare il nodulo ipofunzionale (freddo). È probabile che il nodulo freddo in presenza della malattia di Graves sia maligno.
- Differenziazione tra noduli primari, secondari e tossici.
- Differenziazione tra tireotossicosi da l’ipertiroidismo e la tireotossicosi per altre cause.
- Identificare il tessuto tiroideo ectopico.
- Identificare recidive e metastasi nel carcinoma tiroideo.
- Controllo dopo tiroidectomia parziale o totale
- Prima di una eventuale terapia con radio-iodio
- Nel follow-up delle tireopatie solo se necessaria
Quali sono gli aspetti positivi e negativi della scintigrafia tiroidea?
ASPETTI POSITIVI
• Facile esecuzione e basso costo
• Scarsa operatore dipendenza
• Fornisce informazioni morfo-funzionali
ASPETTI NEGATIVI
• Eseguibile solo nei centri di medicina nucleare
• Scarso potere risolutivo rispetto all’ecografia
• Non fornisce informazioni sulla natura dei nodi ipocaptanti
• Non eseguibile se paziente assume iodio o ormoni tiroidei
• Sottoporsi alle radiazioni ionizzanti (entità modesta)
Come si esegue la scintigrafia tiroidea?
Per eseguire l’esame, al paziente viene somministrata una quantità di un tracciante radioattivo in grado di essere incorporato dal tessuto tiroideo. Le radiazioni emesse da questa sostanza vengono rilevate da un’apposita apparecchiatura e le informazioni vengono poi elaborate fino a produrre un’immagine della tiroide che ne evidenzi il livello di funzionalità.
Quali sono i traccianti radioattivi usati nella scintigrafia tiroidea?
I traccianti radioattivi utilizzati sono il tecnezio (Tc-99m pertecnetato) o lo iodio 123, un isotopo dello iodio: vengono somministrati per via endovenosa circa 20-30 minuti prima di procedere con l’esame. La scintigrafia tiroidea con captazione prevede invece la somministrazione per via orale di iodio 131, che per essere incorporato nella tiroide ha bisogno di più tempo. In questo caso, la rilevazione delle immagini avviene di solito 6 e 24 ore dopo l’assunzione del radiofarmaco.
Qual è l’isotopo di scelta per la scintigrafia diagnostica della tiroide?
Tc-99m è l’isotopo di scelta per scopi diagnostici. È economico, la radiazione è inferiore al radioiodio e si ottiene l’immagine in pochi minuti.
Venti minuti dopo l’iniezione endovenosa di Tc-99m, viene eseguita la scansione sulla tiroide.
Se viene utilizzato lo iodio radioattivo, I123 è l’isotopo di scelta per scopi diagnostici.
Qual è il problema nella scintigrafia con tecnezio?
Il carcinoma concentra il tecnezio e quindi un nodulo caldo non deve essere necessariamente benigno.
Quanto dura la procedura?
In totale la procedura dura intorno ai 45 minuti. Nel caso si utilizzi lo iodio 131 è necessario tornare nel laboratorio di medicina nucleare 6 e 24 ore dopo l’assunzione del radiofarmaco.
Dopo il periodo di attesa necessario al tracciante radioattivo per essere incorporato nella tiroide, il paziente viene fatto distendere sul lettino della gamma-camera che rileva il segnale radioattivo emesso; le informazioni raccolte vengono poi elaborate fino a produrre un’immagine.
Chi non può fare la scintigrafia tiroidea?
La scintigrafia tiroidea non deve essere eseguita in questi casi:
- donne in gravidanza (potenzialmente pericoloso per il feto)
- allattamento(le sostanze radioattive potrebbero passare nel latte materno. In questo caso, l’endocrinologo valuterà se suggerire di sospendere l’allattamento per un periodo più o meno prolungato ed eseguire ugualmente la scintigrafia)
- bambini piccoli
Occorre preparazione particolare all’esame?
Nelle due settimane precedenti l’esame è bene evitare il consumo e l’uso di prodotti contenenti iodio, come sale iodato, alghe marine, dentifrici iodati e, in determinati casi, creme anti-cellulite e integratori alimentari (da controllare è l’elenco degli ingredienti). Nel caso venga utilizzato lo iodio 131, somministrato per via orale, il radiofarmaco va assunto a digiuno.
Alle donne in età fertile si consiglia di effettuare test di gravidanza. Almeno una settimana prima della scintigrafia si raccomanda, inoltre, di sospendere l’utilizzo di farmaci che possano interferire con l’attività tiroidea.
L’eventuale assunzione di ormoni tiroidei deve invece essere interrotta circa un mese prima, salvo diversa indicazione dell’endocrinologo.
La scintigrafia tiroidea è dolorosa?
L’esame non è doloroso e non provoca particolari disagi.
L’esame comporta rischi immediati?
L’esecuzione della scintigrafia tiroidea non comporta rischi immediati.
L’esame comporta rischi a lungo termine?
Poiché la quantità di radiazioni emesse dal tracciante utilizzato è molto bassa, l’esame non comporta particolari rischi a lungo termine.
Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?
Una volta concluso l’esame, si possono riprendere tutte le normali attività. Si raccomanda, però, di bere molto per facilitare l’eliminazione del tracciante radioattivo e di evitare il contatto con bambini piccoli e donne in gravidanza per le 24 ore (per tecnezio o iodio 123) o le 48 ore (per iodio 131) successive alla scintigrafia.
Quali sono le situazioni tossiche in cui si verifica una diminuzione dell’assorbimento degli isotopi nella ghiandola tiroidea?
Un basso assorbimento si verifica in:
- Tiroidite
- Tireotossicosi postpartum
- Struma ovarii
- Tireotossicosi fittizia
- Tireotossicosi di Basedow
Quali sono i casi di ipercaptazione nella scintigrafia tiroidea?
•Adenoma Autonomo
•Gozzo multinodulare iper-funzionante
•Neoplasie in nodo iper-funzionante
•Tiroiditi
Cos’è la scintigrafia discordante?
Un nodulo caldo alla scintigrafia con tecnezio e freddo alla scintigrafia con radioiodio è chiamato scintigrafia discordante. Questo è indicativo di malignità.
Quale sarà l’aspetto del nodulo primario, secondario e tossico nella scintigrafia?
Nodulo primario: aumento della captazione diffusa uniforme.
Nodulo secondario: pattern eterogeneo con alcune aree focali di maggiore assorbimento.
Nodulo tossico: aumento dell’assorbimento solo nel nodulo, senza assorbimento nel tessuto tiroideo circostante.