La splenomegalia è l’ingrossamento anomalo della milza con una lunghezza superiore a 10 cm.
Questa irregolarità può derivare da molteplici tipi di meccanismi: ipertrofia, infiltrazione, congestione, mieloproliferativa e neoplastica.
L’ipertrofia avvenuta da un lavoro aumentato dai globuli rossi suggerisce un aumento della normale funzione splenica filtrando grandi quantità di eritrociti anormali dalla circolazione.
Esempi di questo tipo includono la sferocitosi ereditaria e l’anemia falciforme.
Nel frattempo, aumentato del lavoro da una risposta immunitaria da infezioni sistemiche croniche o disturbi immuno-mediati può causare splenomegalia.
Condizioni maligne, benigne o metaboliche infiltrano la milza in casi come la sarcoidosi e alcune neoplasie, fenomeno che porta alla splenomegalia.
La splenomegalia congestizia è secondaria all’ostruzione del flusso sanguigno e, quindi, la milza è gonfia di sangue nella polpa rossa.
Le malattie mieloproliferative comprendono la metaplasia mieloide cronica.
Le origini neoplastiche della splenomegalia includono la leucemia linfatica cronica e il linfoma.
Diagnosi
Tramite la palpazione e percussione viene valutata un ingrossamento della milza. L’esame obiettivo fa evidenziare una splenomegalia ma non è diagnostico della malattia.
La diagnosi è più precisa se basata su studi di imaging come la TC, risonanza magnetica o ecografia.
La splenomegalia può essere idiopatica o secondaria a una malattia sottostante.