I traumi dell’esofago sono rari ma molto morbosi.
La gestione è dettata dalla posizione della perforazione e da eventuali lesioni concomitanti.
La maggior parte dei casi è suscettibile di riparazioni primarie con applicazione di un rinforzo.
Altri principi includono il posizionamento di un drenaggio intorno alla riparazione, la decompressione dell’esofago e dello stomaco (tramite tubo nasogastrico o gastrostomia) e la nutrizione enterale distale (alimentazione tramite digiunostomia).
Per i traumi situati nel collo bisogna tentare la riparazione diretta della perforazione esofagea quando possibile. Se la riparazione diretta non è possibile, si raccomanda l’esofagostomia e il drenaggio cervicale.
Un trattamento adeguato delle lesioni associate (tracheale, carotide) è essenziale in queste circostanze in quanto queste possono porre problemi specifici (fistola tracheo-esofagea, interruzione carotidea postoperatoria). Evitare una tracheotomia, usare le riparazioni di rinforzo con tessuto vitale ed usare il drenaggiopercutaneo sono state tutte raccomandate per prevenire tali complicanze.
La riparazione è il trattamento di scelta per il trauma dell’esofago con perforazione libera dell’esofago toracico. Se la riparazione primaria non è fattibile, devono essere eseguiti diversione, esclusione o resezione dell’esofago toracico.
Gravi danni alla colonna vertebrale, ai grandi vasi, al cuore e ai polmoni possono essere associati e determineranno la sopravvivenza a breve termine. Il loro trattamento ha la priorità sulle lesioni esofagee e può richiedere un approccio di controllo dei danni.
La riparazione è il trattamento di scelta per il trauma dell’esofago con perforazione libera dell’esofago addominale.
Il controllo del potenziale sanguinamento durante il trattamento da lesioni al fegato, alla milza o ai vasi sanguigni associati è essenziale nei pazienti con trauma dell’esofago addominale.