La distribuzione temporale dei decessi per trauma avviene in tre picchi successivi di massima incidenza.
Una distribuzione trimodale della mortalità da trauma si riferisce a un modello in cui le morti a seguito di un trauma si verificano in tre picchi o fasi distinti nel tempo.
Questo concetto è stato storicamente utilizzato per descrivere la tempistica dei decessi nei pazienti traumatizzati.
I tre picchi in una distribuzione trimodale rappresentano tipicamente:
- Morti immediate (primo picco): si verificano entro pochi minuti o ore dopo la lesione traumatica. Le morti immediate sono spesso il risultato di lesioni gravi incompatibili con la vita, come gravi lesioni alla testa, gravi lesioni vascolari o tamponamento cardiaco. I pazienti di questo gruppo possono morire sul posto o subito dopo l’arrivo in ospedale.
- Morti precoci (secondo picco): questa fase prevede i decessi si verificano nell’arco di 2-4 ore dall’evento ed è dovuto all’evoluzione di lesioni che determinano alterazioni del circolo per progressiva emorragia (ad es. rottura di organi parenchimatosi quali fegato e milza, fratture multiple dello scheletro, ecc.) e insufficienza respiratoria (ad es. pneumotorace), oppure a lesioni espansive cerebrali (ematomi extra e intradurali). Il controllo dell’emorragia, gli sforzi di rianimazione e gli interventi chirurgici sono fondamentali in questa fase per prevenire un ulteriore peggioramento.
- Morti tardive (terzo picco): il terzo picco rappresenta i decessi avvenuti giorni o settimane dopo l’evento traumatico. Questi decessi sono spesso associati a complicazioni come sepsi, insufficienza multiorgano o complicazioni derivanti dall’immobilità prolungata. La prevenzione e la gestione delle infezioni, il supporto degli organi e gli sforzi di riabilitazione sono cruciali in questa fase.

I progressi nell’assistenza pre-ospedaliera, nei sistemi traumatologici e negli interventi medici hanno contribuito a modificare il modello di mortalità da trauma.
Con i miglioramenti nella cura dei traumi, si è verificata una tendenza verso una distribuzione bimodale o unimodale, sottolineando l’importanza di interventi precoci e aggressivi per prevenire le morti nelle fasi immediate e precoci.
I sistemi e i protocolli traumatologici sono progettati per affrontare ogni fase della cura del trauma, dal contesto pre-ospedaliero al pronto soccorso, alla sala operatoria e alle cure postoperatorie.
L’obiettivo è fornire interventi tempestivi ed efficaci in ogni fase per migliorare i risultati per i pazienti traumatizzati.